Trapianti

La guida al calendario dei trapianti

Come tutti i calendari agricoli anche il calendario del trapianto è uno strumento indicativo: ogni zona ha condizioni climatiche peculiari e anche le annate sono una diversa dall’altra.

Aggiornato il 26.09.2024

Volendo esser precisi, per decidere quando effettuare i trapianti in campo bisognerebbe guardare il termometro e in particolare le temperature minime notturne. Tuttavia il calendario dei trapianti resta un accorgimento utile per farsi un’idea, in particolare in fase di progettazione dell’orto.

Naturalmente chi vive in zone calde potrà anticipare le tempistiche primaverili e posticipare quelle estivo autunnali, al contrario chi vive in zone fredde o fa l’orto in montagna deve ridurre il periodo utile posticipando i trapianti indicati per i primi mesi dell’anno.

I vantaggi di trapiantare

Trapiantare le piantine fatte crescere in vasetti consente diversi vantaggi rispetto alla semina diretta nel terreno dell’orto.

Risparmio di spazio

Facendo crescere le piantine per il primo periodo in vaschette si riduce il tempo che le colture impiegano in campo, liberando prima l’appezzamento. Questo permette un miglior uso dello spazio.

Anticipare le semine

Avere un semenzaio riscaldato o perlomeno riparato significa poter seminare prima rispetto a mettere il seme in campo dovendo aspettare la giusta temperatura esterna.

Selezione delle piante

Se un seme non germina o dà vita a una pianta debole si può selezionarla, evitando di trapiantarla. Basterà fare piantine in numero leggermente maggiore rispetto all’esigenza per poter selezionare le migliori.

Meno erbe infestanti e avversità

Il fatto che le piante arrivino in campo già formate agevola la competizione con le erbe spontanee, inoltre restando minor tempo in campo sfuggono più facilmente a insetti nocivi e malattie.

Per tutti questi motivi in orticoltura buona parte delle coltivazioni vengono seminate in semenzaio, per comodità molti orti familiari vengono gestiti acquistando piantine già pronte per il trapianto in un vivaio o consorzio agrario. Ovviamente è più rapido comprare la pianta già pronta, ed è utile per chi non ha molto tempo da dedicare all’orto.

Dal semenzaio al trapianto

Si può decidere di comprare in vivaio le piantine da trapiantare, ma anche di farle crescere in proprio realizzando un semenzaio. Questo sistema comporta un buon risparmio, visto che le bustine di semi costano molto meno delle piantine formate, ma soprattutto è la soddisfazione di prendersi cura della coltivazione fin dalla sua nascita.

Il semenzaio richiede però anche una cura quotidiana, in modo da riuscire a portare le piantine dalla nascita fino al trapianto sane e vigorose, per questo è un lavoro consigliato solo a chi ha tempo e dedizione da impiegarci, altrimenti meglio acquistare. Per imparare come gestire il semenzaio potete leggere la guida di Orto da Coltivare.

Acquistare piantine in vivaio

Quando si comprano le piantine conviene osservarle bene, per scegliere al meglio quelle che sono in salute e della giusta età, bisogna inoltre acquistare le piante adatte al periodo in cui si trapianta. Un’attenta selezione delle piantine in vivaio permetterà risultati migliori e un facile acclimatarsi della pianta dopo il trapianto. Su Orto da Coltivare potete leggere anche alcuni consigli utili alla scelta della piantina da comprare.

In coerenza con i metodi naturali di coltivazione consigliati, suggerisco di comprare in vivaio solo piantine che siano certificate biologiche, in questo modo si ha una garanzia su eventuali trattamenti effettuati sulla pianta o sostanze chimiche che possono essere presenti nel pane di terra del vasetto, che col trapianto finirà nel nostro orto.

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