Progettazione
Quanto si risparmia con l’orto
In questi tempi di crisi e proccupazioni possiamo pensare all’orto anche come un modo di risparmiare, per ottenere cibo a costo zero per la propria famiglia.
La guerra in Ucraina ci sta portando una serie di ripercussioni economiche, la più evidente è il caro bollette, e insieme all’energia aumentano tutti i beni di consumo (a settembre 2022 l’Istat ci parla di inflazione a +8,9% su base annua). Con l’aumento generalizzato dei prezzi, le verdure dell’orto possono essere una piccola sicurezza su cui contare.
Proviamo a capire se fare l’orto è davvero conveniente da un punto di vista economico, e quanto possiamo risparmiare grazie all’autoproduzione.
L’approccio di Orto Da Coltivare è sempre molto pratico: piuttosto che fare troppi calcoli teorici preferisco darvi dei consigli pratici su come fare l’orto risparmiando davvero. Ci sono infatti tante piccole accortezze “anti crisi” che possono tagliare i costi. Provo a suggerirne alcune, se ve ne vengono in mente altre scrivetele nei commenti a fondo pagina.
Quanto si risparmia con l’orto
Non è facile definire quanto possiamo risparmiare con un orto. Ovviamente molto dipende dalle dimensioni dell’appezzamento e dalla nostra capacità di gestione.
Se si riuscisse ad autoprodurre tutta la frutta e la verdura il risparmio sarebbe notevole: indicativamente una famiglia di 4 persone può risparmiare 1500-2000 euro in un anno.
Sarebbe corretto misurare il valore del proprio raccolto secondo i prezzi della verdura biologica di qualità, non con i costi stracciati di ortaggi derivati da agricoltura industrializzata. Diciamo quindi che il risparmio potenziale è di almeno 2.000 euro all’anno a famiglia.
Non è però per niente scontato autoprodurre il 100% della frutta e verdura:
- Occorre un’orto ben dimensionato, parliamo di circa 40-50 metri quadri per persona adulta (ne ho parlato meglio nell’articolo sulle dimensioni che deve avere un orto).
- Bisogna organizzarsi per produrre tutto l’anno (con coperture e una serra) e adattarsi a mangiare solo ortaggi di stagione.
- Gli alberi da frutto entrano in produzione dopo qualche anno, quindi per la frutta non è possibile costruirsi l’autosufficienza da un giorno all’altro.
In sintesi raggiungere l’autoproduzione totale è davvero difficile, ma possiamo comunque cominciare a fare l’orto in modo produttivo. Meglio sapremo organizzarci e maggiore sarà il risparmio che otterremo.
L’orto permette un risparmio effettivo se viene organizzato bene, teniamo conto però che comporta impegno. Se conteggiamo le ore di lavoro dedicate all’orto non possiamo pensare di valorizzarle come fossero lavorative.
La regola generale è che conviene coltivare un orto di dimensioni medio grandi (almeno 50 metri quadri). Infatti molti lavori e molte spese si ammortizzano meglio su una certa estensione, coltivando poca superficie aumenta la spesa rispetto al raccolto.
L’orto che porta un maggior risparmio è quello estivo, perché arrivano un maggior numero di ortaggi che hanno un prezzo alto all’acquisto e che portano un’ottima resa. Inoltre si coltiva anche frutta (fragole, meloni, angurie,…). L’orto invernale a onor del vero produce alcune verdure che hanno un prezzo al kg piuttosto basso e quindi incide meno sul portafoglio. Tuttavia per risparmiare a pieno bisogna fare l’orto tutto l’anno, solo così si sfruttano terreno e attrezzi al 100%.
Il valore dell’orto
Il risparmio in sé non è il primo vantaggio che vi porta la coltivazione diretta. Meglio ricordare tre altri importanti risvolti.
- Ortaggi sani. In primo luogo chi autoproduce ortaggi sa quello che mangia, mentre comprando c’è sempre la possibilità che sulle verdure siano stati effettuati trattamenti fungicidi e pesticidi tossici.
- Ortaggi di qualità. Il sapore delle verdure dell’orto è spesso diverso di quelle del supermercato, se sappiamo prenderci cura del terreno e migliorare gli elementi nutritivi disponibili otterremo migliori caratteristiche organolettiche, migliori proprietà nutritive.
- Ortaggi sempre freschi. L’orto consente di mangiare la verdura appena colta, la filiera alimentare invece inevitabilmente comporta qualche giorno di trasporto e magazzino.
Sarebbero da calcolare poi i benefici personali che la coltivazione porta: riduzione dello stress, soddisfazione, rapporto con la natura, tempo trascorso all’aria aperta… Perfino abbronzatura!
Insomma: sarebbe triste ridurre l’orticoltura a un semplice mezzo per spendere meno.
10 suggerimenti pratici per risparmiare
Eccoci arrivati alla parte concreta: come spendere meno per il nostro orto.
Scopriamo 10 consigli per tagliare i costi dell’attività di coltivazione.
Autoprodurre concime
La sostanza organica è molto preziosa per nutrire il suolo, ma non siamo obbligati a comprarla. Vediamo un po’ come possiamo risparmiare con i concimi…
- Chi vive vicino ad allevamenti può farsi regalare letame. L’ideale è quello equino, se possibile rivolgetevi ad un maneggio, ma anche i bovini e gli equini danno ottima materia prima per rivitalizzare i nostri terreni. Il letame fresco deve riposare in cumulo per circa 9 mesi prima di essere usato.
- Altro ottimo ammendante per arricchire il suolo è il compost, che si può ricavare in proprio a partire dagli scarti organici di cucina e giardino. Il cumulo del compostaggio è una buona pratica che anche per ragioni ecologiche dovrebbero fare tutti. Anche qui bisogna far le cose per bene, lasciando maturare la materia prima dell’uso.
- Altre sostanze di scarto utilissime sono la cenere di legna e i fondi di caffè.
- Macerando piante come ortica e consolida si ottiene un ottimo fertilizzante liquido.
Semi invece di piantine
Tra le voci di spesa più ingenti di un piccolo orto potrebbe esserci il conto del vivaio. Comprare le piantine da orto è abbastanza costoso, rispetto al prezzo basso delle bustine di semi.
Per questo partendo dai semi si risparmia decisamente.
Preservare le sementi
Con un po’ di pazienza possiamo consevare ogni anno i semi delle piante che abbiamo coltivato, in modo da averli pronti da seminare la stagione successiva. Ci liberiamo così anche della piccola spesa dovuta alle bustine di semi.
Per alcuni ortaggi è semplicissimo:
- Legumi come piselli, fave e fagioli sono essi stessi semi.
- Frutti come zucca, peperone o pomodoro contengono al loro interno la semente, basta prelevarla da un frutto e lasciarla seccare. Alcuni frutti come zucchina e cetriolo di solito si raccolgono acerbi, mentre ai fini di ottenere il seme vanno fatti maturare fino alla fine.
- Altre piante, come carote, cipolle, insalate, devono essere mandate in fioritura, per cui sono da conservare un po’ più a lungo in campo perché ci diano i semi.
Salvare i semi può diventare anche un modo per preservare varietà antiche nel tempo, cosa importante.
L’ideale è non prendere come “prima generazione” delle sementi che siano ibride F1. Ci sono ottime aziende di sementi non ibride e possibilmente biologiche da cui comprarle. Oppure potete partecipare a eventi di scambio semi.
Allevare qualche gallina
Un piccolo pollaio associato all’orto è un altro buon metodo per risparmiare. Infatti le galline si mantengono con poco, producono uova per la casa e pollina, che è un buon concime.
Siccome è bene far riposare periodicamente il terreno l’ideale è sfruttare il suolo a riposo tenendoci i nostri pennuti, che con le loro deiezioni lo arricchiscono ulteriormente. Quindi il pollaio bisogna pensarlo perché sia facilmente spostabile.
In alcuni casi le galline diventano utili contro gli insetti: se le liberate nel mucchio del compost oppure su terreni appena lavorati fanno strage di larve. Possono essere impiegate anche come “ronda anti lumaca”, anche se inevitabilmente ne fanno le spese anche i lombrichi.
I macerati vegetali
Aglio, peperoncino, ortica, rabarbaro, consolida, equiseto, tanaceto, felce, assenzio, pomodoro… Tutte queste piante hanno interessanti proprietà, che possono aiutarci nella difesa biologica dell’orto.
Imparando a valorizzare questi vegetali si possono quindi autoprodurre rimedi a costo zero, che ci aiuteranno a tener sotto controllo insetti nocivi e malattie. Questi preparati non hanno l’efficacia dei trattamenti chimici, ma sono rispettosi dell’ecosistema. Se vengono usati tempestivamente possono ridurre molto l’impiego di insetticidi e altri trattamenti, che rappresentano una spesa.
Riciclare il più possibile
Bancali che diventano rastrelliere per attrezzi, vasetti di yogurt e cartoni delle uova si trasformano in vaschette per il semenzaio, tubi e assi di vario genere si trasformano in tutori per i pomodori, reti da cantiere fanno da supporto ai rampicanti, vecchi CD si riscoprono spaventapasseri.
Con creatività e fantasia possiamo impiegare tantissime cose che non servono più come materiale per le varie esigenze dell’orto.
Una pacciamatura naturale e gratuita
La copertura del terreno (pacciamatura) è molto utile, ma non serve comprare teli di plastica per pacciamare: costano e inquinano. Molto meglio pacciamare con paglia, foglie secche, sfalcio d’erba.
Una pacciamatura organica di paglia è anche migliore per il suolo: garantisce traspirazione e ossigenazione e crea un ambiente più sano per i microrganismi.
Riconoscere le erbe spontanee commestibili
Nell’orto spesso crescono spontaneamente specie quali portulaca, farinaccio, tarassaco e tante altre piante mangerecce. Riconoscerle e raccoglierle è un altro modo per risparmiare.
Si porta in tavola una verdura completamente gratuita: senza dover comprar piantine, concimare, irrigare. Le spontanee non ci richiedono nessun lavoro che non sia la raccolta.
Piantare alberi da frutto
Accanto all’orto è bene avere anche piante da frutto: sono un investimento che ripaga nel lungo periodo.
Alcune piante particolarmente semplici da gestire sono fico, melograno, kaki. Con pochissime cure otterremo ogni anno un abbondante raccolto di frutta. Negli spazi stretti non trascuriamo i piccoli frutti, ad esempio ribes, rovi e uva spina sono molto semplici e produttivi.
Raccogliere acqua piovana
Anche se le bollette dell’acqua non sono salate come quelle di gas ed elettricità comunque bagnare l’orto a conti fatti impatta di qualche decina di euro sulla bolletta. Possiamo ovviare a gran parte della spesa se riusciamo ad accumulare l’acqua delle piogge in cisterne o bidoni. Il metodo migliore per raccoglierla è sfruttare un tetto e far confluire la grondaia nel nostro serbatoio.