Trapianti
Piantare insalata: come e quando
L’insalata è una delle verdure che conviene di più coltivare in proprio nell’orto. Non si tratta di una questione economica: in genere sul mercato ortofrutticolo i costi dell’insalata fresca sono piuttosto bassi, ma di una questione di qualità.
Come sappiamo tutti l’insalata è una verdura da foglia e consumandone le foglie crude è bene portarla in tavola freschissima, in modo che sia le proprietà organolettiche che quelle nutrizionali siano conservate a pieno. Solo chi pianta insalata nell’orto può mangiarla appena colta, e per fortuna si tratta di specie semplicissime da far crescere.
Per coltivare insalate possiamo scegliere di partire dal seme oppure trapiantare le piantine già formate, entrambi sono metodi validi. Dalla lattuga al radicchio, ci sono tantissimi tipi di insalata coltivabili, alcune sono più adatte all’orto primaverile ed estivo, altre invece sono elencate tra gli ortaggi invernali. Con un’attenta gestione delle semine possiamo avere quindi insalata fresca praticamente tutto l’anno.
Scopriamo come e quando piantare le insalate con successo e quali sono i principali tipi di insalata che possiamo coltivare nei vari momenti dell’anno.
Come seminare le insalate
L’insalata può essere seminata in tre modi: in vasetto, direttamente in campo a spaglio oppure sempre in campo ma a file ordinate.
Prima della semina in ogni caso bisogna lavorare il terreno, smuovendolo con forca o vanga, e sminuzzando le zolle superficiali con zappa e rastrello in ferro. In questa fase si può decidere anche di concimare, con un moderato apporto di compost maturo.
Dal punto di vista della tecnica c’è da sapere un’informazione generale: le insalate hanno sempre semi piccoli, che vanno posti nel terreno a poca profondità (0,5 / 1 cm).
Dopo aver seminato o trapiantato l’accortezza importante da avere con le insalate è di irrigare spesso, in particolare nei primi periodi di vita della pianta.
Semina in semenzaio
La semina in semenzaio è più laboriosa, visto che richiede più passaggi, ma ha due pregi:
- Poter anticipare il periodo, riscaldando il semenzaio. Questo permette di guadagnare un mese, quindi di avere insalate pronte un mese prima a inizio stagione.
- Risparmiare spazio nell’orto. Visto che le piantine di insalata arrivano in campo già formate è evidente che occupano lo spazio dell’orto per minor tempo, e magari permettono di coltivare qualche altro ortaggio prima e dopo. Questo è utile in particolare per gli orti molto piccoli.
Seminare in vasetto è molto semplice: una volta messo il terriccio e il semino bisogna avere l’accortezza di curare che la terra resti sempre umida e che ci siano le giuste condizioni (temperatura, ricambio d’aria, luce) per la germinazione e per la prima fase di crescita della pianta. Si può approfondire leggendo la guida al semenzaio.
Quando la piantina è pronta, in genere almeno 20 giorni dopo la semina, si può decidere di trapiantarla in campo, insieme a tutto il suo pane di radici.
Semina a spaglio
Seminare a spaglio significa spargere i semi gettandoli in modo il più possibile uniforme. Ne risulta una coltivazione non ordinata, dove le piantine crescono su tutta l’aiuola coltivata, tappezzandola. Questo metodo ovviamente è il più rapido, ma ha degli svantaggi: diventa scomodo tenere sotto controllo le erbe infestanti, inoltre capita che le piantine risultino troppo vicine e quindi tocca diradare.
La semina a spaglio è adatta per le insalate a ciclo breve, che germinano rapidamente e si raccolgono dopo poco tempo, con foglie giovani e tenere. Ad esempio possiamo attuarla per il songino, la rucola, la lattuga da taglio. Le insalate da cespo che richiedono più tempo e più spazio per svilupparsi al meglio invece non sono molto adatte.
Semina a solchi o postarelle
Se vogliamo che l’orto sia ordinato conviene seminare insalate per file regolari, in questo caso tracciamo il solco ben dritto (possibilmente aiutati da un filo) e mettiamo i semini a intervalli regolari lungo la riga tracciata.
In alternativa, per quelle insalate che richiedono una maggior distanza tra le piante come lattuga da cespo e radicchio, invece che aprire un solco possiamo fare delle buchette dove andremo a seminare, le cosiddette “postarelle”.
Quando seminare insalata
Il periodo di semina delle insalate è molto vario e dipende da che specie abbiamo scelto di mettere in campo.
In generale negli orti familiari è bene attuare una semina scalare, ovvero evitare di seminare insalata in unica data, meglio scaglionare a intervalli di 7-10 giorni le semine, in modo da avere poi un raccolto continuativo.
Le prime semine primaverili
Le insalate in genere non temono particolarmente il freddo, quindi fin da inizio anno (febbraio) si può cominciare con le semine di specie quali valerianella, la lattuga da taglio, la rucola, la catalogna, pan di zucchero, endivia riccia e varie altre cicorie. Usando semenzaio e tunnel si può cominciare anche a gennaio.
Con il mese di marzo si alzano le temperature e la gamma di insalate coltivabili si amplia, con le grandi insalate da cespo, tra cui spiccano le lattughe quali la canasta. Fino a giugno possiamo seminare un’ampia scelta di varietà.
L’insalata d’estate
I mesi estivi sono un periodo delicato, perché l’eccesso di caldo può mettere in difficoltà le piante, in particolare se porta anche aridità. In questi casi può succedere che le insalate vadano in fiore prima del tempo. Per proteggere dalla calura le nostre piantine possiamo usare reti ombreggianti. Molto importante anche usare una pacciamatura che eviti l’eccessiva traspirazione del suolo, attenzione però a non realizzarla con teli neri che attraggono maggiormente il calore solare.
Insalate autunnali e invernali
A partire dalla fine dell’estate si cominciano a piantare le insalate dell’autunno, che possono essere prolungate nella coltivazione fino a tutto l’inverno. Tra i protagonisti le cicorie da cespo e da taglio, il grumolo, l’endivia, l’insalata Milano, la scarola e naturalmente il radicchio.
Nelle zone più a nord conviene munirsi di tessuto non tessuto o di tunnel per poter prolungare la stagione fino alla fine dell’anno.
Semina dell’insalata: quale fase lunare
La tradizione contadina consiglia di piantare l’insalata in luna calante: anche se si dice che la fase crescente sia positiva per lo sviluppo vegetativo fuori terra, nel caso dell’insalata bisogna evitare che monti a seme prima del tempo e si dice che la semina in fase calante sia d’aiuto in questo.
Bisogna ricordare che non ci sono dimostrazioni scientifiche dell’effetto delle fasi su semine e trapianti, anche se tantissimi contadini attribuiscono valore a queste indicazioni.
Tipi di insalata
Ecco alcune delle insalate più coltivate nell’orto, per ciascuna trovate una scheda di coltivazione dettagliata.
- Lattuga
- Canasta
- Radicchio
- Cicoria catalogna
- Puntarelle
- Cicoria grumolo
- Mizuna
- Scarola
- Songino
- Rucola
- Cicoria da taglio
- Insalata belga
Seminare insalata in vaso
Chi non ha un pezzo di terra può decidere di seminare insalata sul balcone, con successo quasi assicurato. Essendo piante di modeste dimensioni le insalate si prestano molto bene alla coltura in vaso.
L’unica fondamentale cura è la costanza nelle irrigazioni, per il resto valgono le classiche regole dell’orto in balcone.