Analisi del terreno

Disinfettare il terreno dell’orto in modo biologico

In coltivazione biologica è molto importante avere un suolo vivo, ricco di microrganismi utili. Per questo non bisogna pensare a "disinfettare" in modo generico il terreno. Bisogna pensare interventi mirati e selettivi, nel rispetto di tutto l'ecosistema.

Aggiornato il 29.04.2025

terreno pulito

Come disinfettare un terreno con metodi biologici? Questa domanda mi arriva spesso e la risposta non è banale.

Se partiamo da un terreno nel quale c’è un’insolita abbondanza di un certo parassita o di un patogeno potrebbe venirci l’idea di cercare un sistema per eliminarlo.

L’idea di “disinfettare il terreno” però, nell’ottica di una coltivazione biologica, non è la stessa che si usa in agricoltura convenzionale, dove si punta a sterminare le varie forme di vita presenti nel suolo in modo da eliminare ogni possibile forma di problema. L’intervento biologico deve essere mirato e selettivo.

Quindi disinfettare genericamente non è una soluzione.

Le forme di vita presenti nel suolo

Il suolo è ricco di forme di vita (piccoli insetti, microrganismi, spore) che rappresentano una grande ricchezza e sono responsabili della fertilità del terreno. In natura ogni elemento presente ha una sua funzione, dalle piante spontanee agli insetti, e la biodiversità è un valore da tutelare.

Quindi per intervenire, in primo luogo dobbiamo capire con quale parassita abbiamo a che fare, non possiamo pensare di impiegare un prodotto che uccida in generale tutti i vermetti presenti nel suolo: sarebbe un danno ecologico e ne risentirebbe anche la produttività dell’orto.

Vediamo quindi come disinfestare (visto che si parla di insetti) il suolo in modo ecosostenibile.

Per agenti patogeni responsabili di malattie (funghi, virus, batteri) il discorso si fa decisamente più complesso, in questo caso in genere si ricorre alla rotazione colturale. Si possono cercare soluzioni inserendo funghi antagonisti dei patogeni, come ad esempio il tricoderma.

Funghi entomopatogeni Guida Funghi antagonisti: difesa biologica di Sara Petrucci

Capire quali sono gli insetti da eliminare

Una volta identificata la minaccia possiamo scegliere il metodo adatto per contrastarla: si può trattare di elateridi, di nematodi, di larve di maggiolino o di grillotalpa. Sono vari infatti gli insetti che popolano il sottosuolo, soprattutto in fase larvale, e che possono danneggiare l’apparato radicale delle piante.
Gli elateridi, per esempio, sono dei piccoli vermetti di colore arancione vivo, spesso chiamati anche ferretti. In un orto di dimensioni limitate, in caso di infestazione di elateridi conviene fare delle trappole, come spiegato nell’articolo dedicato appunto agli elateridi.

In generale, è fondamentale avere alcune accortezze per prevenire infestazioni, in particolare effettuare una rotazione delle coltivazioni, evitando di coltivare lo stesso ortaggio sempre sullo stesso appezzamento.

rotazione colturale Guida La rotazione delle coltivazioni di Matteo Cereda

Metodi bio per disinfettare il terreno

Un sistema completamente naturale per disinfestare il terreno esiste e si chiama solarizzazione, sfrutta il calore del sole estivo per “cuocere” il suolo, eliminando molti organismi e anche sementi di erbe spontanee. Non consiglio di farlo come prima soluzione, perché si perdono tantissimi organismi che sono utili alla fertilità e lo ritengo un impoverimento.

Ci sono poi delle colture da sovescio che vengono considerate biofumiganti, perché i loro essudati radicali hanno azione sanificatrice nei confronti di alcuni organismi nocivi (anche verso i nematodi), ma non si tratta di una vera e propria azione disinfettante bensì di repellenti.

Per ferretti, maggiolino e grillotalpa in un piccolo orto si può limitarsi a lavorare il terreno rivoltandolo e poi liberare delle galline, implacabili predatori. Questa cosa andrà ripetuta più di una volta, ma può ridurre sensibilmente la presenza di parassiti.

Metodi che impiegano prodotti come il calciocianamide invece non sono consentiti in coltivazione biologica e li sconsiglio assolutamente.

solarizzazione Guida La solarizzazione di Matteo Cereda
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