coltivazione di cipolle nel terreno

Le cipolle dalla semina alla raccolta

Aggiornato il 13.11.2024

Cipolla Allium cepa

  • Famiglia Liliacee
  • Distanza di trapianto 40x20 cm
  • Esposizione solare 3/5
  • Fabbisogno idrico 2/5
  • Difficoltà di coltivazione 2/5

Le cipolle sono un ortaggio indispensabile in cucina: tantissime ricette e sughi non si potrebbero fare senza questa verdura. Per questo è anche un ortaggio che non può mancare in un orto che si rispetti, un’aiuola dedicata alla coltivazione delle cipolle è un must.

Come pianta la cipolla (Allium cepa) fa parte della famiglia delle liliacee,  parente di aglio e asparagi, si tratta di una verdura da bulbo, che coltiviamo in ciclo annuale.

coltivazione di cipolle

Dalla cipolla dorata a quella bianca, passando per le celebri cipolle rosse di Tropea non mancano certo i tipi di cipolla da seminare. Esistono infatti diverse varietà di cipolla, caratterizzate da differenti colori ma anche e soprattutto da un diverso ciclo colturale. Troviamo quindi cipolle invernali e cipolle da seminare in primavera, e abbiamo la possibilità di avere cipolle in orto quasi tutto l’anno.

Qui vi darò una guida esauriente alla coltivazione biologica della cipolla, dalla semina fino al raccolto. Chi sta cercando informazioni veloci trova a fine articolo la scheda riassuntiva, con una sintesi.

Clima e terreno adatti alla cipolla

Clima. Questa pianta delle liliacee resiste molto bene al freddo, tanto da poter esser piantata in autunno e passare l’inverno in campo. Quello che non ama sono le escursioni climatiche troppo forti. Predilige le aree soleggiate.

Preparazione del terreno. I terreni più adatti alla pianta di cipolla sono quelli arieggiati e poco compatti, con un pH tra 6 e 7, mentre trova difficoltà in suolo argilloso e asfittico. Teme sopra ogni cosa i ristagni idrici, fonte di marciumi e malattie. Visto che le cipolle richiedono un terreno sciolto è fondamentale attuare una buona lavorazione del terreno, da effettuarsi i mesi prima della semina, vangando. Non è essenziale una lavorazione in profondità, se il suolo è già drenante, ma è importante che la terra non resti compatta.

Concimazione

La cipolla è una pianta poco esigente in termini di sostanze nutritive e in particolare non ama i terreni concimati di recente e l’eccesso di sostanza nutritiva. Per questo è bene evitare concimazioni specifiche prima dell’impianto, meglio nutrire il suolo qualche mese prima della semina e senza esagerare. Un ottimo sistema in un orto misto è quello di inserire la cipolla all’interno di una rotazione colturale in seguito a un ortaggio esigente in termini di sostanza, come ad esempio zucca o zucchina, in questo modo la nostra liliacea si accontenterà della fertilità residua lasciata dall’ortaggio predecessore.

Come e quando seminare le cipolle

Piantare cipolle è un’operazione molto semplice, che si può eseguire in diversi periodi dell’anno, a seconda della varietà di cipolla scelta, e anche in diversi modi, partendo dal seme, dal bulbillo o mettendo la piantina.

I tre metodi per cominciare

Esistono ben tre modi per piantare cipolle nell’orto: le cipolle infatti si possono seminare mettendo il seme a dimora direttamente nell’orto, seminando sempre da seme in semenzaio e poi trapiantando le piantine oppure impiantando i bulbilli nel terreno. Quest’ultima non è una semina vera e propria, non essendoci in gioco la semente. Se si semina in semenzaio le cipolle si trapiantano dopo circa 1 mese e mezzo o due, quando le piantine sono a 15 cm di altezza.

L’ideale è partire dalle sementi, mettendole direttamente nel terreno ed evitando il trapianto, che la pianta di cipolle non ama particolarmente. Il bulbillo è un metodo molto comodo e in genere è comunque più economico rispetto all’acquisto delle piantine in vivaio. Può essere una buona idea per chi non ha tempo o voglia di eseguire una semina dall’inizio.

Sesto d’impianto

Le cipolle si coltivano in file distanti 25-30 cm tra loro, lasciando circa 20 cm tra ogni pianta. In realtà questa misura è molto indicativa ed è riferita alle classiche cipolle da bulbo: se decidiamo di coltivare cipollotti, che vengono raccolti per le foglie, possiamo ridurre la misura fino a dimezzarla. Il sesto d’impianto varia anche a seconda della varietà, ad esempio le cipolline borettane che restano piccole si seminano molto vicine.

Tenere uno spazio tra le file regolare è importante per poter sarchiare con una zappa o un sarchiello, operazione utile anche ad arieggiare la terra, in particolare se il terreno tende a compattarsi. Quindi nell’effettuare semine e trapianti ricordiamoci sempre di tirare un filo o comunque fare solchi paralleli e dritti.

Varietà e periodo di semina

Le cipolle hanno diverse varietà con periodi di crescita differenti. Generalmente le cipolle rosse sono precoci, le bianche semi precoci e le cipolle dorate tardive, anche se poi con la selezione sono state create diverse eccezioni a queste regole. I periodi di semina sono diversi e vi sono varietà invernali e varietà primaverili, è importante non sbagliare perché si rischia che monti a fiore la pianta, rovinando il raccolto. Chi vuole approfondire il tema può leggere l’articolo sulla semina delle cipolle, che spiega meglio periodo, distanze e fase lunare adatta. In ogni caso ricordiamoci sempre di comprare una semente adatta al nostro clima e al periodo in cui vogliamo seminare.

Cipolle invernali

Ci sono varietà di cipolla, soprattutto impiegate per il consumo fresco, che vanno seminate a settembre e trapiantate a novembre, dopo l’inverno sviluppano il bulbo che potrà essere raccolto in aprile o maggio. Se si sceglie di piantare i bulbilli di cipolle invernali si può farlo a novembre. Generalmente la semina invernale si fa per cipolle dorate oppure cipolle bianche.

Cipolle estive

Le varietà estive si seminano a fine inverno (a febbraio in semenzaio, mentre tra marzo e aprile vengono trapiantate nell’orto), a febbraio o marzo per piantare i bulbilli. Vengono pronte in estate e generalmente si conservano più a lungo. Le cipolle estive possono essere di ogni colore: bianche, dorate o rosse.

Cipollotti

I cipollotti botanicamente sono sempre cipolle, coltivate per le foglie più che per il bulbo. Proprio come per la cipolla da bulbo si possono coltivare dall’autunno alla primavera (semina ottobre o novembre) oppure dalla primavera all’estate (semina tra marzo e aprile).

Quando seminare la cipolla rossa di Tropea

La varietà di cipolla rossa di Tropea è oggi tra le più richieste e apprezzate, sia per il suo sapore che per la digeribilità e quindi una delle sementi di cipolla più richieste. Si tratta di una classica cipolla estiva, da seminare quindi da febbraio in semenzaio o da marzo in campo.

La coltivazione della cipolla

Coltivare le cipolle non è difficile, una volta che il suolo viene gestito bene e si garantisce la giusta irrigazione questo ortaggio è in grado di dare grandi soddisfazioni al contadino anche inesperto.

le cipolle

Sarchiare e zappettare il suolo

Controllo delle erbacce. La sarchiatura è importante per difendere le cipolle dalle erbe infestanti, le piante di cipolla infatti non coprono molto il terreno circostante e per questo possono faticare a competere con la vegetazione spontanea. Un buon controllo delle malerbe garantisce che la nostra coltura abbia a disposizione spazio ed elementi nutritivi adeguati per svilupparsi bene e ingrossare il bulbo.

Zappettature. Ossigenare il terreno e tenerlo sciolto è molto importante, il mio consiglio è di passare almeno 3-4 volte con la zappa durante la coltivazione delle cipolle per rompere la crosta del terreno, attenzione però a non danneggiare le radici. Se avete un terreno argilloso passate anche più spesso.

Un attrezzo utilissimo. Un buon metodo per passar tra le file a fare questo lavoro è l’uso del frangizolle con lama oscillante, un attrezzo che meriterebbe più considerazione. Lo strumento è molto semplice: una rotella frangizolle davanti che smuove, seguita da una lama che passa pochi millimetri sotto al livello del suolo e recide le erbe sotto al colletto. Rinnovo però la raccomandazione: se si passa troppo vicino alla pianta rischiamo di tranciare le radici più superficiali delle nostre cipolle.

Pacciamatura. Chi non ha tempo di sarchiare regolarmente il terreno e vuole un orto che chieda il minor tempo possibile può optare per la pacciamatura del terreno, mediante telo oppure paglia. Le cipolle, per il loro sesto d’impianto, sono particolarmente indicate per l’uso di paglia, materiale naturale e biodegradabile a costo zero. Pacciamando si risparmia anche sulle irrigazioni, visto che la copertura del suolo aiuta a trattenere l’umidità.

Irrigazione

Le cipolle sono ortaggi poco esigenti in quanto ad acqua, vanno innaffiate solo quando il terreno è secco completamente, facendo attenzione a non esagerare visto che le radici delle cipolle sono piuttosto superficiali e marciscono in caso di ristagno. Durante l’estate soprattutto è importante evitare che il suolo si secchi e si indurisca sotto al sole, per cui si interviene bagnando con regolarità. In molti casi diventa utile un impianto d’irrigazione a goccia.

La coltivazione dei cipollotti

I cipollotti si differenziano dalla cipolla come ortaggio, perché vengono raccolti in modo differente e soprattutto perché in cucina hanno un impiego diverso, più simile a quello dei porri. Tuttavia come pianta stiamo sempre parlando di allium cepa, semplicemente sono varietà che tendono a ingrossare poco il bulbo, mentre fanno foglie tenere, molto adatte al consumo. La differenza tra la classica cipolla e il cipollotto sta tutta nel raccolto: della prima prendiamo il bulbo, della seconda invece prendiamo la pianta praticamente intera.

Dal punto di vista della coltivazione il cipollotto richiede alcune accortezze peculiari:

  • Possiamo concimare con un poco di azoto in più, in modo da favorire le foglie.
  • Se crediamo alla fase lunare il cipollotto possiamo metterlo in fase crescente, invece che in calante come la cipolla.
  • Durante la coltivazione è utile un rincalzo, per far imbiancare meglio il gambo.
  • Non deve mai mancare acqua, altrimenti il gambo diventa fibroso.
  • Raccogliamo prima rispetto alla cipolla, con la pianta ancora vegetativa e le foglie tenere (in genere dopo 70/90 giorni dalla semina).

Coltivare cipolle in vaso

Per chi ha l’orto sul balcone la cipolla non è certo la scelta migliore: serve un vaso grande ma si ottiene un raccolto molto scarso, che non giustifica certo il lavoro di costante annaffiatura.

Quindi il consiglio è di non coltivare questo ortaggio sul terrazzo, ma di impiegare lo spazio per altre verdure in grado di dare maggior soddisfazione.

Avversità della coltivazione di cipolle

Le cipolle sono piante orticole resistenti, poco soggette a parassiti e malattie e per questo molto indicate per una coltivazione biologica. Alcuni accorgimenti generali consentono di prevenire la gran parte dei problemi:

  • Rotazione colturale: la cipolla non va coltivata su appezzamenti in cui prima si è coltivata un’altra pianta liliacea (quindi altre cipolle, aglio, porro, scalogno, asparagi).
  • Consociazioni. Associare cipolle e carote, come vedremo, è positivo per entrambi gli ortaggi.
  • Corretta lavorazione del suolo. Importantissimo è garantire alle cipolle un ottimo drenaggio dell’acqua, questo riduce molto l’insorgere di malattie.
  • Cura delle irrigazioni. In particolare evitiamo gli eccessi d’acqua, che favoriscono marciumi dannosi.

Insetti dannosi per le cipolle

La mosca della cipolla è l’insetto che rappresenta il maggior problema per questa coltivazione, per scacciarla in un orto sinergico il sistema migliore è la consociazione tra carote e cipolle, le carote infatti sono repellenti naturali per questa mosca.

Ci sono altri parassiti che possono danneggiare le nostre coltivazioni di allium cepa, per cui abbiamo pubblicato una guida dedicata a riconoscerli e anche a contrastarli con soli metodi naturali.

Malattie della cipolla

Peggio degli insetti ci sono alcune patologie che possono distruggere le piante, in agricoltura biologica i rimedi sono in grado di contrastare la diffusione, ma non di curare le piante colpite. Prevenzione e monitoraggio sono quindi fondamentali, a cominciare dall’avere un suolo drenante.

La peronospora è la più temibile malattia che può colpire la pianta cipolla, si tratta di una patologia funginea che si riconosce osservando le foglie diventare grigiastre, poi ingiallire e seccarsi. In questo caso occorre trattare con rame per evitare che le spore attacchino il bulbo. L’effetto della peronospora della cipolla è di non far durare il bulbo, che marcisce in fretta prima o dopo il raccolto.

Le radici della pianta di cipolla sono molto sensibili al ristagno idrico, un’avversità tipica di questa coltivazione è il marciume radicale, attenzione quindi nel dosare le irrigazioni.

Chi desidera saperne di più sulle malattie di cipolle e cipollotti trova un articolo dedicato alla tematica, in cui si evidenziano accortezze preventive e trattamenti biologici.

difendere le cipolle dalle malattie Guida Le malattie della cipolla di Serena Pala

Montata a seme anticipata

La pianta di cipolla se le condizioni climatiche sono avverse, può fare il brutto scherzo di andare a seme anticipatamente. Non è una malattia ma è comunque un avvenimento molto negativo perché rovina il raccolto, deve essere evitato. Vi rimando a un approfondimento sulle cipolle che montano a fiore, dove provo a spiegare cosa si può fare se la cipolla va in fiore troppo presto e come mai questo può succedere.

Raccogliere e conservare le cipolle

Le cipolle sono un ortaggio che si può mantenere praticamente tutto l’anno, a patto di raccoglierlo al momento giusto e poi saperlo conservare in modo corretto. Praticamente raccogliamo sfruttando un periodo di dormienza del bulbo, che quindi resta inattivo senza germinare per qualche mese.

Se la cipolla non viene tenuta in modo corretto marcisce oppure germoglia, cercando di dar vita ad una nuova pianta. In quest’ultimo caso si può anche scegliere di piantarla, per ottenere dei cipollotti freschi.

La raccolta

Le cipolle sarebbero una pianta biennale, nell’orto viene coltivata come annuale evitando la formazione dei semi. La raccolta delle cipolle infatti va fatta senza aspettare che monti a fiore.

Possiamo capire che la cipolla è pronta per esser raccolta quando la “canna” della sua parte aerea si piega da sola. Il periodo di raccolta si capisce anche dall’ingiallirsi dello stelo. La raccolta deve essere fatta sempre prima che inizino a montare a fiore sviluppando lo scapo floreale. Aspettando diamo anche tempo al bulbo di ingrandire.

Il bulbo di cipolla può essere raccolto sempre, nel senso che è commestibile in ogni momento, ma bisogna aspettare il seccare della pianta perché sia conservabile a lungo. Se lo cogliamo troppo presto il suo contenuto d’acqua ne provoca un deperimento precoce e siamo obbligati a consumare la cipolla entro pochi giorni. Dobbiamo quindi aspettare il seccare della pianta, questo è il momento giusto per cogliere assicurando una corretta conservazione.

Nella tradizione contadina è diffusa la pratica di piegare manualmente la pianta di cipolla prima della raccolta. A mio parere non serve a nulla questo lavoro, tanto basta aspettare che succeda spontaneamente. Se qualcuno ha pareri e soprattutto esperienze diverse può scriverlo nei commenti.

La modalità di raccolta è semplicissima: si toglie tutta la pianta per prendere il bulbo che è parzialmente interrato.

Possiamo decidere di non raccogliere alcune piante di cipolla per permettergli di fiorire e ottenere i semi (approfondimento: come preservare semi di cipolla)

Conservazione della cipolla

Per una corretta conservazione, come già anticipato, bisogna per prima cosa cogliere al momento giusto. Se si raccoglie il bulbo non maturo anche se poi lo si secca si otterranno cipolle pronte a germogliare alla prima umidità, mentre se si colgono al momento giusto i bulbi resistono per tutto il periodo di dormienza e si conservano a lungo in modo ottimo.

Appena raccolte le cipolle si fanno asciugare uno o due giorni al sole, poi vanno conservate in un luogo fresco e buio, come l’aglio. Tradizionalmente le cipolle si legano tra loro per le foglie mediante l’intrecciatura, ovvero formando trecce che si appendono in luoghi ventilati, come i porticati delle cascine.

La dormienza, da cui dipende la conservazione dell’ortaggio, ha una durata variabile: 60-120 giorni a seconda delle varietà, in genere le cipolle dorate durano di più, mentre le cipolle rosse come le famose cipolle di Tropea sono meno durature. Per questo in genere le rosse e le bianche si consumano soprattutto fresche, mentre le dorate si tengono più per la conservazione. In un orto domestico conviene quindi avere diverse varietà per mangiar cipolle tutto l’anno.

Oltre alla dormienza il nemico della conservazione è il marciume, che avviene in condizioni di umidità. Il fatto di conservare i bulbi in luogo umido e ventilato, oltre a non sovrapporli troppo nelle cassette serve a evitare proprio che le cipolle ammuffiscano o marciscano.

cipolle raccolte

Piantare una cipolla germogliata

Ad ottobre o in primavera può capitare che una cipolla germogli, soprattutto se sottoposta a un clima umido. Il consiglio in questo caso è di piantarla nell’orto o anche in vaso, così produrrà i cipollotti da ricaccio, che si colgono quando hanno le dimensioni di un pollice, sono dolci e teneri e si consumano freschi.

Varietà di cipolla

cipolla rossa di tropea

La cipolla può essere bianca, rossa o dorata. Tantissime sono le varietà e tante anche le caratteristiche in base alla quale classificarle. Il primo distinguo, utilizzato anche nei supermercati, è il colore. In genere i colori sono anche indicativi dei periodi di crescita: di solito le rosse sono precoci, le bianche semiprecoci e le dorate tardive. I tipi di cipolla possono esser suddivisi anche in base alla forma: ci sono cipolle lunghe, bulbi allungati oppure cipolle tonde, più sferiche.

Le varietà di cipolla si dividono anche per lunghezza del ciclo colturale (giorni che passano tra semina e raccolta) e per periodo di semina migliore. In questo modo identifichiamo le cipolle precoci e quelle tardive, e poi le invernali e quelle primaverili.

Diversa anche la dormienza che può variare tra 60 e 120 giorni, ovviamente questo interessa per via della conservazione: durano di più le dorate (cipolle di Parma, Bologna, cipolla bianca di Milano,…) mentre le cipolle rosse (cipolla di Tropea, di Cannara, di Bassano…) durano decisamente meno.

Non ci sono solo varietà di cipolle da bulbo. Esistono anche varietà che non formano il bulbo ingrossato e che vengono consumate solo fresche: sono quelle che coltiviamo per ottenere i cipollotti.

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