Ecco un ortaggio non molto diffuso ma decisamente interessante per l’orto famigliare: la barbabietola, chiamata anche rapa rossa. Questa verdura si coltiva per consumarne la radice, che si mangia solitamente come verdura cotta, anche se è commestibile (e buona!) anche cruda. Non tutti sanno che la barbabietola infatti è ottima in insalata, grattugiandola e condendola con olio, sale e aceto.
Altra cosa che non tutti sanno è la possibilità di mangiare non solo la rapa, ma anche coste e foglie, che sono simili per gusto e possibili ricette agli spinaci. La radice della rapa rossa si caratterizza per il particolarissimo colore purpureo.
La barbabietola fa parte della famiglia delle Chenopodiacee, come spinaci e coste, è una coltura poco esigente: non richiede particolare concimazione e può accontentarsi della fertilità residua lasciata da altre coltivazioni. Si tratta di un ortaggio molto interessante che meriterebbe più attenzione in cucina: oltre a essere buonissima ha interessanti qualità nutritive, è ricca di vitamine e di sali minerali. Inoltre regala un tocco di colore rosso alle nostre ricette.
Dove e come seminare barbabietole
Terreno, clima e concime. La barbabietola si accontenta di una concimazione moderata o di una fertilità residua, se il terreno non è stato troppo sfruttato. Questo ortaggio è adattabile a diversi tipi di terreno, prediligendo quelli a medio impasto. Ama un suolo costantemente bagnato e teme la siccità, mentre non richiede necessariamente il pieno sole e si adatta anche ad aiuole in mezzombra.
Semina. Le barbabietole si seminano in primavera, a partire da marzo e fino a giugno. Attenzione al periodo di semina perché la barbabietola è una pianta biennale ma se viene messa in campo troppo presto può andare in pre fioritura rovinando il raccolto, questo succede quando incontra temperature troppo basse o gelate tardive. La semina di queste rape rosse avviene preferibilmente direttamente in pieno campo, per file distanti 25 centimetri tra loro. Lungo la fila si depositano semi ogni 10 cm per poi diradare a piantine cresciute. Il sesto d’impianto che risulterà prevede di lasciare almeno 15/20 cm cm tra le piante, in modo che ci sia tutto lo spazio per lo sviluppo della radice. Il seme va posto a 2/3 cm di profondità.
Come si coltiva
Pacciamatura o sarchiatura. Come praticamente tutte le piante da orto la barbabietola va tenuta pulita dalle erbacce sarchiando periodicamente l’aiuola, in alternativa si può pacciamare attorno alle piantine usando paglia. La pacciamatura non solo evita le erbe infestanti, ma mantiene anche l’umidità del terreno, cosa molto gradita alle piante di barbabietola.
Irrigazione. La piantina di barbabietola ha bisogno di umidità costante, con lo sviluppo della radice il fabbisogno idrico cresce ed è opportuno bagnare spesso, perché in caso di siccità avremo un raccolto di verdura troppo coriacea e poco sviluppata. Attenzione però a non esagerare perché con molta acqua si sviluppa più la parte aerea, quindi costa e foglie, a scapito della radice della bieta rossa.
Consociazioni. Le barbabietole stanno bene vicino a piante di lattuga, carote, fagiolini, cavoli e cipolle.
Parassiti e malattie
Insetti. La coltivazione di barbabietole teme l’altica, che si può prevenire con pacciamature, il grillotalpa, gli afidi e il ragnetto rosso. Tra i parassiti più fastidiosi di questa coltura ci sono i nematodi.
Malattie crittogame. La barbabietola può essere attaccata da peronospora, oidio o mal bianco e cercosporiosi. Tutte queste malattie nell’orto biologico si cerca di prevenirle con una buona gestione del suolo, evitando ristagni idrici. In caso di infestazione grave per la peronospora si usa il rame, l’oidio si manifesta sulle foglie come una leggera patina bianca di muffa e si combatte con zolfo. La cercosporiosi si contiene usando la poltiglia bordolese, si riconosce per piccoli segni sulle foglie che vanno ingrandendosi in forme concentriche. Rame, zolfo e poltiglia bordolese sono trattamenti permessi dall’agricoltura biologica ma che hanno una tossicità sull’ambiente, se possibile meglio evitarli e fare un orto ancora più naturale.
Raccolta e conservazione
Raccolta. Le barbabietole si raccolgono generalmente trascorsi un paio di mesi dalla semina, a seconda della varietà si possono avere cicli colturali più o meno lunghi. Essendo la radice visibile a occhio nudo possiamo decidere quando coglierla, non c’è maturazione per cui si può anche prendere le radici piccole e gustarle precoci e tenere, anche se aspettando si vedranno aumentare le dimensioni e quindi la produttività. Se la barbabietola supera i 10 centimetri di diametro della radice rischia di indurirsi parecchio e di diventare meno buona, quindi si dovrebbe raccogliere prima. Della barbabietola si possono mangiare anche le foglie, cuocendole come biete o erbette.
Conservazione. Le barbabietole si possono tenere in cantina o comunque in luogo fresco e ombroso, come altri tuberi si conservano meglio se tenute in una cassetta coperte di sabbia appena umida.
Varietà. Tra le varietà di barbabietola più famose ricordiamo la bieta rotonda di Chioggia, la piatta rossa di Egitto e la rotonda Rote Kugel dalla polpa molto scura.