il sedano da coste

Il sedano: coltivazione biologica

Il sedano è una coltivazione esigente: richiede una buona concimazione e irrigazione costante, ma regala anche belle soddisfazioni.

Aggiornato il 14.11.2024

Sedano Apium graveolens

  • Famiglia Ombrellifere
  • Distanza di trapianto 40x30 cm
  • Esposizione solare 2/5
  • Fabbisogno idrico 4/5
  • Difficoltà di coltivazione 4/5
il sedano da coste

Il sedano è un ortaggio di origine mediterranea, conosciuto anche col nome scientifico di Apium graveolens viene usato come pianta officinale fin dagli antichi greci e da sempre apprezzato per insaporire zuppe e minestre. Oltre che come aromatica il sedano viene spesso consumato fresco, sgranocchiando i gambi nel pinzimonio. Vi sono diverse varietà di sedano, tra queste oltre al classico sedano da coste troviamo anche il sedano rapa, del quale si mangia la radice e che possiamo considerare un ortaggio differente.

La pianta del sedano è un’ombrellifera (come carote e prezzemolo) a ciclo biennale, la sua coltivazione è semplice essendo molto adattabile. La coltivazione di questa verdura non prevede particolari cure se non l’imbianchimento per ottenere gambi più teneri da mangiare.

Clima e terreno

Clima. Il sedano ama climi temperati che vedono il termometro intorno ai 20 gradi e teme il gelo, che può portarlo a fioritura anticipata. Predilige il sole ma sopporta anche la coltivazione in mezzombra.

Terreno. L’ideale per il sedano è un terreno ricco di sostanze organiche, che sia costantemente umido seppur senza ristagni. L’aiuola del sedano deve essere lavorata in profondità per ottenere una terra drenante e soffice. Si può concimare con compost o letame maturo, da distribuire con moderazione.

Seminare il sedano

Semina. Il sedano viene sempre trapiantato nell’orto, perché la sua fase iniziale di crescita è molto lenta e quindi se seminato direttamente a dimora occuperebbe lo spazio dell’aiuola per troppo tempo. Il trapianto deve avvenire quando la piantina è cresciuta oltre i 4-5 cm, dimensioni che il sedano raggiunge dopo due mesi dalla germinazione. Si usa spesso un doppio trapianto: mettendolo dapprima in seminiera e poi nel vasetto, allo spuntare della prima fogliolina vera (i cotiledoni del sedano sono molto piccoli). Dal vasetto poi arriverà finalmente a destinazione definitiva nell’orto.

Periodo di semina. La semina in vasetto avviene alla fine dell’inverno, tra febbraio e marzo, visto i tempi di crescita della piantina non conviene andare oltre. Il trapianto si può fare da maggio fino a fine luglio.

Sesto di impianto. La distanza da tenere per coltivare il sedano nell’orto è di 35 x 35 centimetri, con questo spazio le piante riescono a svilupparsi bene.

Tecnica di coltivazione e consigli utili

Irrigazione. Il sedano ama moltissimo l’acqua, si tratta di una pianta di origine palustre e non produce senza apporto idrico, per questo motivo occorre irrigarlo ogni 2 o 3 giorni. A chi ne coltiva parecchie piante conviene pensare di realizzare un impianto a goccia, soprattutto se il campo si trova in zone a clima caldo e arido.

Pacciamatura. Visto che il sedano ama calore e acqua può sfruttare molto bene la pacciamatura, che è una tecnica colturale altamente consigliata in questa coltivazione. La copertura del terreno aiuta in particolare nel mantenere umido il suolo, cosa molto importante.

Zappettature. Se si decide di non pacciamare è necessario ossigenare il terreno smuovendolo con periodiche zappettature, sia per renderlo morbido che per controllare le erbacce. La pianta di sedano cresce piano e può subire la concorrenza delle infestanti.

Imbianchimento. Per rendere il sedano più morbido si usa la tecnica dell’imbianchimento, ottenuta con due fogli di polietilene posti in verticale e graffettati ai due lati della pianta. La rincalzatura si usa meno perché chiede molto spazio tra le file. Dopo 15 giorni di imbianchimento il sedano da verde assume un colore pallido tendente al bianco e diventa tenerissimo, altrimenti resta duro e filamentoso. L’imbianchimento fornisce anche un allungamento del periodo di raccolta perché protegge la pianta dalle gelate e si può arrivare fino a Natale.

sedano

Malattie della pianta

Il sedano viene colpito dalle stesse malattie del prezzemolo, che subisce in maniera ancora maggiore per via dei lunghi tempi di crescita. La cercospora è una delle peggiori malattie che interessano questo ortaggio, si manifesta con macchie che poi vanno a seccare la pianta, in casi estremi si può usare il rame per combatterlo, unico fungicida consentito in regime biologico ad avere effetto.  L’attacco di cercospora sul sedano si manifesta soprattutto con alte temperature, si può prevenire bagnando spesso e tenendo umido il terreno dell’aiuola, l’umido ha effetto di raffreddare la temperatura ed evita quindi le condizioni adatte al proliferare della patologia.

sedano piante Guida Malattie del sedano: prevenzione e contrasto di Sara Petrucci

Parassiti dannosi

Afidi. Il sedano viene attaccato dall’afide nero, in particolare gli afidi sono resi fastidiosi dalle formiche che li allevano portandoli sulle piantine. Attenzione quindi ai formicai che vanno eliminati, usando se necessario insetticidi biologici oppure scacciando i piccoli insetti con macerato di menta.

Altri insetti. Gli insetti che attaccano questa coltura sono svariati, dalla mosca minatrice alle larve di lepidottero, possiamo approfondirli nell’articolo specificamente dedicato ai parassiti del sedano.

coste di sedano Guida Gli insetti dannosi per il sedano di Sara Petrucci

La raccolta del sedano

Il sedano si raccoglie tra settembre e ottobre, bisogna scegliere il momento giusto perché altrimenti ingiallisce e secca, diventando duro. La pianta del sedano non monta a seme nell’anno perché sarebbe biennale, coltivandolo annualmente non la si vede mai andare in fiore. Si raccoglie tagliando la pianta al colletto, dopo il taglio in teoria ricrescerebbe un nuovo fusto. Siccome la pianta ormai è vecchia ha una minor produttività e qualità della verdura, per cui in genere si evita di raccogliere i ricacci.

Varietà di sedano

Ci sono diverse varietà di sedano che potete coltivare, le dividiamo in tre distinte famiglie: il sedano tradizionale, il sedano rapa e quello da taglio.

Del sedano tradizionale si raccoglie e si consuma la parte area, tagliando la pianta al colletto, tra le varietà consigliate cito il Monterey, il dorato d’Asti, il verde di Chioggia e il sedano Golden Boy.

Il  Il sedano rapa è un sedano coltivato per la sua radice, che si consuma cruda in insalata oppure cotta, viene chiamato anche sedano di Verona e ha diverse varietà come il diamante e il gigante di Praga.

Del sedano da taglio, di cui segnalo la varietà Safir, si consumano le foglie che ricacciano dando vita a più di un raccolto durante tutta la stagione.

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