Erba Luigia

Erba luigia: coltivazione e proprietà dell'erba cedrina

Aggiornato il 16.11.2024

Erba luigia Aloysia citriodora

  • Distanza di trapianto 100-150x100-150 cm
  • Esposizione solare 3/5
  • Fabbisogno idrico 2/5
  • Difficoltà di coltivazione 1/5
  • Semina in semenzaio da Marzo a Maggio

L’erba luigia è una pianta aromatica e officinale dal profumo molto simile a quello della melissa, ovvero una caratteristica nota intensa di limone. Infatti, la sentiamo facilmente menzionare anche con altri nomi come “verbena al limone”, “verbena odorosa” o “limoncina”, ma anche “erba cedrina” e “lippia”.

Si tratta di una specie interessante sia per il suo aroma che per le sue proprietà, per cui vale la pena prendere in considerazione la possibilità di piantarne una piantina in giardino o anche in vaso, qualora volessimo coltivarla in balcone.

erba cedrina

La coltivazione di questa pianta perenne è molto semplice, il suo principale problema può essere rappresentato dal freddo, per cui negli orti del nord Italia bisognerà pensare a coperture invernali. Scopriamo qui di seguito gli accorgimenti necessari per mantenere l’erba cedrina con metodi naturali, propri dell’agricoltura biologica.

La pianta di Lippia citriodora

I nomi botanici dell’erba cedrina sono due, altrettanto validi: Lippia citriodora e Aloysia citriodora, ed è una specie decidua poliennale che appartiene alla famiglia delle Verbenacee.

Il fusto legnoso cresce fino ad un massimo di 2 metri, raramente 2,5. Le foglie sono lunghe e lanceolate, di colore verde chiaro e soprattutto dall’aroma intenso e i fiori sono piccoli, riuniti in pannocchie terminali.

Clima adatto

L’erba luigia ama le temperature miti e il sole, quindi le condizioni migliori si trovano al sud e centro Italia, mentre le zone caratterizzate da freddo invernale possono risultare penalizzanti.

In questi casi si rivela fondamentale riparare la pianta prima delle gelate, anche solo con del semplice tessuto non tessuto con cui avvolgerla.

Semina e trapianto dell’erba luigia

Per seminare l’erba luigia in semenzaio bisogna iniziare in primavera inoltrata, in assenza di rischi di ritorno di freddo. Tuttavia, volendo coltivare un solo esemplare da inserire nell’aiuola mista delle aromatiche, o in un angolo di giardino o anche sul balcone, è più pratico acquistare una piantina già sviluppata da un vivaista e poi eventualmente utilizzare quella per ottenere nuovi individui tramite talea, che come vedremo è un metodo di propagazione semplice e più rapido rispetto a partire dal seme.

Coltivare erba cedrina

Anche se l’erba cedrina è una specie abbastanza rustica e di semplice coltivazione bio, è importante dedicarle alcune cure, per mantenerla sana e rigogliosa.

erba luigia

Come e quanto irrigare

L’irrigazione deve essere regolare ma senza eccessi: troppa acqua, infatti, provoca ristagni idrici che mandano le radici in sofferenza, e di conseguenza le foglie iniziano ad ingiallire.

L’ingiallimento delle foglie nell’erba luigia può avere varie cause: l’eccesso d’acqua può essere dovuto a marciumi radicali dovuti ai ristagni, oppure a qualche carenza di nutrimento, che si risolve concimando.

Concimazione

Quando andiamo a piantare nell’orto l’erba luigia è bene realizzare una concimazione di fondo, mediante compost o letame maturo. Questo è utile a fornire le sostanze utili alla crescita armoniosa della pianta, e anche ad ammendare il terreno incorporando sostanza organica che ne migliora le caratteristiche fisiche.

Oltre alla concimazione da fare al trapianto, ogni anno in primavera è utile somministrare del nuovo nutrimento. Per esempio, possiamo spargere sotto la pianta delle manciate di stallatico in pellet oppure altro compost autoprodotto o letame maturo.

Trattamenti bio contro gli insetti

L’erba cedrina è una pianta piuttosto resistente ai parassiti, aiutata dall’alto contenuto in oli essenziali delle sue foglie. Si possono verificare però degli attacchi occasionali da parte di afidi, visibili in fitte colonie sulle foglie, che restano deformate e appiccicose a causa della loro melata. In questi casi possiamo spruzzare sulla pianta del sapone molle di potassio o del semplice sapone di Marsiglia (naturale, senza aggiunte di additivi vari per saponi) diluito bene in acqua. Nell’arco di pochi giorni il problema dovrebbe risolversi, altrimenti bisogna ripetere l’operazione.

Potare i rami

Trattandosi di una pianta perenne, è lecito chiedersi se si debba praticare una potatura dell’erba luigia. In realtà è sufficiente eliminare eventuali rami secchi o danneggiati, mentre durante l’estate la pianta riceve periodiche spuntature quando viene recisa per l’utilizzo. Una potatura estetica può però essere praticata per mantenere l’arbusto della forma voluta, compatto e ordinato.

Talea di erba luigia

Durante l’estate si possono tagliare dei rametti di 8-10 cm da un esemplare particolarmente bello e resistente di erba cedrina e farne delle talee. La tecnica della talea è la stessa per varie piante perenni aromatiche: i rami tagliati vanno messi a radicare in contenitori riempiti di terriccio, che deve essere mantenuto costantemente umido ma non intriso di acqua. Durante il periodo autunno-invernale i vasetti staranno riparati nella serra-semenzaio e infine a primavera le nuove piantine avranno radicato e potranno così essere trapiantate nel luogo definitivo.

Coltivare erba luigia in vaso

La coltivazione in vaso dell’erba cedrina è un’ottima soluzione per gli ambienti caratterizzati da clima freddo, perché in previsione dell’inverno si ha la possibilità di spostare il vaso in punti più riparati, anche in una serra o dietro una porta finestra, o avvolgerli con tessuto non tessuto. Nella bella stagione invece la pianta trae beneficio da una posizione molto illuminata.

Per la coltivazione in vaso ricordiamo di rabboccare ogni anno la terra e aggiungere del concime organico, valutare rinvasi in recipienti più grandi tenendo presente la dimensione della pianta e irrigare con regolarità.

Raccogliere e utilizzare foglie di erba luigia

Le foglie dell’erba luigia possono essere raccolte e utilizzare come erbe aromatiche per insaporire di limone le pietanze. L’importante è non esagerare con le dosi perché il suo sapore forte potrebbe coprire quello del piatto stesso. Dei piatti di carne di selvaggina l’erba cedrina attutisce l’asprezza, e la si può anche triturare nelle macedonie di frutta e nelle insalate, come si fa spesso con menta e melissa.

Inoltre la lippia è anche pianta officinale: gli impacchi di erba cedrina aiutano a lenire gli occhi gonfi o arrossati.

Possiamo anche essiccare l’erba luigia: per avere foglie secche che profumino l’ambiente, il momento ideale per la raccolta è la piena estate, quando sono più aromatiche e potremo essiccarle in un luogo ventilato e ombreggiato.

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