Tra le erbe aromatiche la maggiorana è una coltivazione molto interessante: si può far crescere semplicemente sia in piena terra che in vaso. Si tratta di una pianta di origine asiatica, ormai diffusa a pieno titolo come aroma mediterraneo, utilizzato in tutta la cucina Europea, in particolare in quella francese e italiana. Ha anche proprietà officinali, per cui è utilizzata in decotti e infusi.
Come per molte altre piante aromatiche della maggiorana si utilizzano direttamente le foglie, che si possono seccare ma che è sempre meglio cogliere fresche dalla pianta. Per questo motivo si tratta di una pianta che è utile avere nell’orto domestico o sul terrazzo, in modo da averla sempre a disposizione per essere usata in cucina.
Vediamo di seguito una guida alla coltivazione della maggiorana, per imparare ciò che serve a farla crescere con metodo biologico e a mantenerla in terreno o vaso.
La pianta di maggiorana
La maggiorana è della stessa specie del più diffuso e conosciuto origano, non per niente il suo nome scientifico è Origanum majorana, fa parte della famiglia delle lamiacee, come anche le altre principali aromatiche e officinali, tra cui rosmarino, timo e basilico.
La pianta della maggiorana condivide la maggior parte delle caratteristiche dell’origano: si tratta di un arbusto cespuglioso a coltivazione perenne. Le foglie sono piccole e caratterizzate da una leggera peluria sulla pagina superiore, durante la fioritura produce dei piccoli fiori rosa.
Con l’inverno perde le foglie ma non muore, la pianta tornerà a vegetare riccamente alla fine del freddo.
Anche il gusto e il profumo della spezia ricordano quello dell’origano, anche se è più delicato. La maggiorana è meno conosciuta rispetto alle principali aromatiche, ma in realtà la si utilizza spessissimo in cucina anche senza saperlo. Si trova infatti come ingrediente fondamentale di molti mix di aromi, in particolare è sempre presente in quelli a base di erbe provenzali.
Terreno e il clima adatti
Clima. Essendo una pianta aromatica mediterranea la maggiorana ama un clima non troppo rigido, teme le gelate invernali e vive volentieri in posizioni ben soleggiate. Nell’Italia settentrionale e in generale nelle zone dove l’inverno è molto freddo si può comunque coltivare questa spezia, con l’accortezza di proteggerla dal freddo. Se la teniamo in vaso si può spostare la pianta in zone riparate, altrimenti ripariamola con pacciamature o coperture che possano limitare le gelate, in questi casi è consigliata anche una potatura decisa prima del freddo (quindi in autunno). Dove temperature invernali molto fredde non consentono la coltivazione è sempre possibile tenere la maggiorana come pianta annuale e riseminarla ogni anno, come facciamo col basilico.
Terreno. La maggiorana non è per nulla esigente in termini di terreno, unica condizione è l’assenza di ristagni idrici. Una leggera concimazione organica pur non essendo strettamente necessaria può aiutare, vanno benissimo compost o stallatico.
Seminare la maggiorana
Semina. La maggiorana deve essere seminata a inizio primavera. Se avete un semenzaio riparato potete farlo già a febbraio, altrimenti aspettiamo marzo e aprile. Le piantine verranno trapiantate in pieno campo o in un vaso di maggior dimensione quando supereranno i 6-8 centimetri di altezza.
Trapianto. Si può anche decidere di acquistare piantine di maggiorana già formate in vivaio, in questo caso possiamo trapiantare in ogni periodo dell’anno, esclusi i periodi molto freddi.
Sementi bio consigliate: Semi di Maggiorana (varietà riproducibili, non ibride, non OGM, adatte all’orto biologico).
La coltivazione della maggiorana
Pacciamatura. La pacciamatura della maggiorana può essere molto utile per riparare la pianta nei mesi invernali evitando che geli il terreno intorno alle radici.
Irrigazione. Non bisogna bagnare spesso questa pianta perché come molte officinali diffuse nelle zone mediterranee è in grado di prendere il necessario per crescere e sopravvivere dalle piogge stagionali. Se la pianta è sviluppata le irrigazioni si limitano quindi ai periodi di eccezionale siccità, mentre quando la maggiorana è giovane meglio bagnare periodicamente, sempre con moderazione. Eccessi di acqua provocano malattie e marciumi.
Potature. Conviene tagliare ogni anno i rami della maggiorana accorciandoli, lo si può fare a gennaio o febbraio. E’ un lavoro non indispensabile ma consente di tenere regolate le dimensioni dell’arbusto e di avere rametti sempre giovani, più comodi da usare, ricchi di foglioline tenere e profumate. Nelle zone fredde i rami della maggiorana possono essere potati in autunno, allo scopo di non lasciare parti della pianta esposte a eventuali gelate.
Parassiti. Questa pianta, come molte aromatiche, ha un’azione repellente su diversi insetti sgraditi all’orto e non soffre molto di problemi legati agli insetti. Per questo è un’ottima coltivazione da inserire nell’orto biologico.
Coltivare la maggiorana in vaso
La maggiorana si può coltivare con successo anche sul balcone o sul davanzale, basta scegliere un vaso di dimensioni adeguate. Come terriccio si consiglia di fare un misto di sabbia e torba o terriccio ricco. La sabbia in vaso è particolarmente utile a tenere sciolto e leggero il terreno. Se si coltiva sul balcone la pianta andrà bagnata ma non troppo frequentemente e mai in maniera abbondante. Valgono in generale le varie accortezze spiegate nell’articolo sulle coltivazioni in vaso.
Quando e come raccoglier le foglie
Della maggiorana si utilizzano le foglie, meglio se tenere e piccole, quindi conviene prelevare i rametti dalla cima. Consiglio di sceglierli tra i più recenti e meno legnosi. La cosa migliore è tenere la pianta in vaso o nell’orto adiacente l’abitazione e cogliere i rametti al bisogno, appena prima di utilizzare la spezia.
Se si vuole seccare possiamo scegliere di cogliere rami interi, in modo da poterli appendere per l’essiccazione.
Uso in cucina e proprietà officinali
Utilizzo e conservazione della spezia. La maggiorana è ottima utilizzata fresca, basta strofinare tra le dita qualche fogliolina per sentire l’aroma che si sprigiona. In alternativa si può surgelare oppure essiccare, perdendo parte del profumo. In cucina la maggiorana è ottima per aromatizzare le carni o i sughi di pomodoro, si trova spesso nei mix di spezie di tipo mediterraneo, in particolare in quelli di erbe alla provenzale, di cui è l’ingrediente principale.
Proprietà della maggiorana
La maggiorana è una pianta officinale ricca di vitamine e di sostanze positive per l’organismo, come gli antiossidanti (betacarotene). Le proprietà attribuite a quest’erba sono soprattutto antispasmodiche (benefica quindi contro la tosse), calmanti e digestive (come l’origano quindi avrebbe un effetto positivo sull’apparato gastro intestinale). Allo scopo di beneficiare delle proprietà della maggiorana si possono realizzare decotti, infusi o tisane con le foglie essiccate della pianta.