Lombricoltura

L’alimentazione dei lombrichi

In collaborazione con Luigi Compagnoni

Aggiornato il 22.11.2024

cibo per lombrichi

Per allevare lombrichi servono davvero pochi accorgimenti: il lombrico si adatta ad ogni clima e terreno e non ha bisogno di molte cure. Quello che il lombricoltore deve fare regolarmente è fornire all’allevamento nutrimento e acqua.

Può essere utile quindi approfondire il tema dell’alimentazione, imparando come mettere a disposizione dei lombrichi il cibo adatto nella giusta quantità, in modo che possano produrre humus con buoni risultati in termini qualitativi e quantitativi.

cibo per lombrichi

La cosa più interessante nella lombricoltura è che i vermetti si cibano di materie organiche che vengono considerate generalmente scarti, in particolare il letame. Questo significa che dar da mangiare ai lombrichi non comporta spese di acquisto del mangime, offre anzi la possibilità di smaltire rifiuti, il che può essere anche fonte di ulteriore reddito.

Per scrivere un testo che possa spiegare cosa mangiano i lombrichi e come alimentarli correttamente abbiamo chiesto a Luigi Compagnoni un supporto tecnico, le cifre e le indicazioni che trovate di seguito sono frutto delle sue conoscenze e della sua esperienza nel settore.

Cosa mangiano i lombrichi

Il lombrico in natura si nutre di materia organica e può mangiare tutti quegli scarti che vengono usati nel compostaggio.

In genere nella lombricoltura si forniscono alle lettiere tre tipologie di alimenti:

  • Letame
  • Scarti verdi del giardino
  • Scarti organici di cucina

Per ottenere risultati migliori l’ideale è dare come alimento un misto delle varie sostanze, tenendo conto che tutte devono essere distribuite solo dopo un periodo di riposo in cumulo. Il momento iniziale della decomposizione infatti genera gas e calore non adatti al lombrico, che si ciba di sostanze in stato avanzato di marcescenza.

Il letame

Si tratta del nutrimento ottimale, i lombrichi gradiscono moltissimo le deiezioni degli animali di allevamento. In lombricoltura si può usare letame di bovini, equini, ovini, pollame e conigli. Recuperarlo sarà semplice, visto che chi alleva questi animali fisiologicamente ne ha grandi quantità da smaltire. L’unica accortezza importante è aspettare che lo stallatico maturi almeno un mese prima di darlo come alimento.

L’ideale è impiegare per l’alimentazione delle lettiere stallatico che ha da 2 a 7 mesi, oltre i 7/8 mesi si iniziano a perdere proprietà nutritive e questo può sminuire la qualità dell’humus.

Scarti da giardino e da cucina

Chi ha un giardino periodicamente ha scarti verdi come erba sfalciata, ramaglie e fogliame, che possono essere dati ai lombrichi. Sostanze legnose come le ramaglie richiedono di essere triturate prima di poterle utilizzare. Allo stesso modo si possono usare i rifiuti organici domestici, come bucce di frutta e verdura, fondi di caffè e altri avanzi della cucina. Anche la carta essendo compostabile può servire ai lombrichi, se mischiata con altre sostanze più umide.  Chi vuole fare lombricoltura per hobby potrà quindi riutilizzare tutte queste sostanze, mentre per chi vuole farlo in scala maggiore non sarà difficile reperire alimenti di scarto.

Come alimentare i lombrichi

I lombrichi si cibano di materia organica che sia già in avanzata fase di decomposizione, con un pH di circa 7. Per questo il miglior modo per fornire il cibo ai lombrichi è triturare le varie sostanze e mescolarle tra loro, preparando un cumulo di compostaggio in cui lasciarle prima di darle ai lombrichi.

La prima fase di decomposizione, in cui gli scarti fermentano e rilasciano gas e calore, è bene che avvenga in cumulo e non sulla lettiera. Si può realizzare un mucchio sovrapponendo strati di materiali differenti, tenendo un equilibrio tra la parte più umida e verde e la parte più secca. Se si vogliono utilizzare le ramaglie bisogna ricordarsi di triturarle e miscelare poi il cippato agli altri materiali.

Come fare il cumulo

Un buon cumulo deve avere una sezione a forma di trapezio, largo circa 250 cm alla base. Sulla sommità è bene che si abbia una scolmatura che faccia da catino, in modo che l’acqua possa penetrare facilmente. L’altezza corretta del cumulo è circa 150 cm, che andrà ad abbassarsi con la decomposizione.

Quanto cibo serve ai lombrichi

carriola di letame

L’alimentazione dei lombrichi si effettua distribuendo il materiale precedentemente preparato in cumulo direttamente sopra le lettiere. Conviene mettere uno strato di circa 5 cm ogni volta. La distribuzione del cibo sulla lettiera è da fare circa tre volte al mese, quindi ogni 10 giorni. Nei mesi invernali si può decidere di sospendere per via del gelo, conviene dare a novembre un apporto doppio, per cui uno strato di 10-15 cm che ripari dal freddo la lettiera.

Per dare un riferimento quantitativo si tenga conto che un metro quadro di lettiera consuma fino a una tonnellata di stallatico all’anno, quindi ipotizzando un’alimentazione a base prevalente di letame serviranno circa 50-80 kg ogni mese per metro quadrato di allevamento.

Se si vuole sperimentare un alimento nuovo è meglio metterlo solo su un angolo di lettiera, osservando se i lombrichi entrano nella materia apportata oppure se la evitano. Si procede a usare la nuova sostanza per l’alimentazione solo dopo aver verificato il gradimento da parte dei lombrichi.

Alimentazione e annaffiatura

Ogni volta che si apporta cibo sulla lettiera è bene innaffiare.

In generale bisogna che sia la lettiera che il cumulo restino sempre umidi, condizione importante perché i lombrichi possano fare il loro lavoro. In particolare nei mesi più caldi dell’estate si deve innaffiare quotidianamente.

Articolo scritto da Matteo Cereda con il contributo tecnico di Luigi Compagnoni, imprenditore agricolo esperto in lombricoltura.

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