Trattamenti bio

Anticrittogamici biologici: trattamenti contro i funghi delle piante

Per contrastare le malattie fungine con metodi naturali possiamo impiegare trattamenti biologici anticrittogamici. Scopriamo quali sono e quando usarli.

Aggiornato il 23.01.2025

pompa per trattamenti

In agricoltura biologica le malattie fungine si possono prevenire e contrastare usando vari trattamenti di origine naturale. I due anticrittogamici più utilizzati, anche storicamente, sono rame e zolfo.

I var rimedi naturali difficilmente possono guarire le parti di pianta affette dai patogeni, ma sono un’ottima forma di contrasto e prevenzione. Se si riesce a bloccare l’avanzata di muffe e funghi si possono riportare in salute le piante di orto e frutteto.

Accanto ai fungicidi veri e propri ci sono anche rimedi naturali più blandi, ma interessanti perché si tratta di metodi che inquinano poco o nulla, che non hanno una tossicità vera e propria e che spesso sono anche “fai da te” economici. Ad esempio il decotto di equiseto e il bicarbonato di sodio. Alcuni sono definiti corroboranti, perché agiscono mediante potenziamento delle difese naturali della pianta.

Prima di effettuare trattamenti contro le malattie fungine è bene informarsi su controindicazioni e dosaggi dei vari prodotti e decidere un fungicida che non abbia conseguenze sull’ambiente. Anche rame e zolfo, per quanto biologici, non sono esenti da tossicità e vanno limitati.

Il rame

Il rame è il fungicida più utilizzato in agricoltura biologica, si può impiegare in varie forme ed è un prodotto dall’effetto blando rispetto a molti prodotti chimici ma ha il vantaggio di avere uno spettro molto ampio e può coprire piante e ortaggi da moltissime malattie funginee. Le patologie per cui trattare col rame sono numerose (ad esempio peronospora, fusarium, septoria, alternaria,.. ) e questa ampiezza di azione rendono i trattamenti rameici particolarmente graditi a chi non è molto esperto e non sa diagnosticare con certezza il problema.

verderame Guida Il rame: anticrittogamico biologico di Sara Petrucci

Tuttavia l’uso del rame comporta anche delle controindicazioni, che è importante conoscere.

verderame sulla vigna Guida L’uso del rame in agricoltura e i suoi rischi di Giorgio Avanzo

Come per tutti i trattamenti è fondamentale rispettare il tempo di carenza indicato sulla confezione, si tratta del periodo da lasciar passare dal momento del trattamento a quello della raccolta e del consumo dell’ortaggio. l periodo di carenza del rame varia a seconda del formulato che si impiega, in genere è compreso dai tre giorni (rame tribasico) ai 20 giorni di carenza dell’ossido di rame. Essendo un prodotto anticrittogamico non sistemico si può anticipare i tempi di consumo abbreviando la carenza se si lava bene la verdura.

Poltiglia bordolese

Un prodotto molto usato in agricoltura biologica è la poltiglia bordolese, realizzata associando calce e rame (100 litri di acqua, 200 grammi di solfato di rame e 2 kg di calce). Il rame è un prodotto che si usa soprattutto a scopo preventivo con trattamenti volti a scongiurare il diffondersi di malattie crittogamiche, muffe e funghi.

poltiglia su ciliegio Trattamento La poltiglia bordolese di Sara Petrucci

Lo zolfo

Lo zolfo è l’altro anti crittogamico per eccellenza che si usa nell’agricoltura biologica e combatte prevalentemente l’oidio (o mal bianco), caratteristico soprattutto di zucchine e rosacee. I trattamenti di zolfo sono preventivi, si fanno soprattutto nei periodi caldo umidi (mese di maggio, inizio di agosto).

Il trattamento con lo zolfo deve essere effettuato nei momenti più freschi della giornata, per evitare di provocare delle scottature alle piante, e occorre osservare un periodo di carenza di una settimana.

zolfo Trattamento Zolfo: anticrittogamico biologico di Sara Petrucci

Bicarbonato di potassio

Tra i fungicidi biologici il bicarbonato di potassio è particolarmente interessante perché non ha impatto ambientale e può essere un’ottima alternativa allo zolfo. Anche perché nei trattamenti è sempre una buona norma variare i prodotti e non utilizzare sempre gli stessi, per evitare che i patogeni sviluppino una resistenza.

vitikappa Trattamento Difendere le piante con il bicarbonato di potassio di Matteo Cereda

Bicarbonato di sodio

Il bicarbonato di sodio è un buon fungicida, che è in grado di ostacolare le spore con un effetto simile a quello del bicarbonato di potassio (sarebbe da preferire quest’ultimo, ma il bicarbonato di sodio è comunemente reperibile in cucina).

Si tratta di un rimedio fai da te molto utile contro il mal bianco, per cui si può usare al posto dello zolfo, anche se ha una durata inferiore.

bicarbonato di sodio Guida Bicarbonato di sodio per curare le piante di Sara Petrucci

Altri metodi contro i funghi

Prevenire è meglio che curare: in un orto biologico si possono evitare malattie fungine in molti modi, il primo e più importante sta nella prevenzione, che si pratica con una buona coltivazione, prestando particolare attenzione alla lavorazione del terreno. Anche la rotazione colturale e la cura nelle irrigazioni possono scongiurare buona parte delle patologie delle piante.

Ci sono poi dei trattamenti che rafforzano la pianta e fanno da corroboranti: sono sostanze naturali, decotti e macerati, che si possono sperimentare.

Decotto di equiseto

L’equiseto è una pianta ad alto contenuto di silicio, che ha un’azione rinforzante sulle difese delle piante dai funghi. Trattamenti con decotto o macerato di equiseto possono aiutare a prevenire le patologie e sono quindi un’ottima soluzione naturale per la difesa dalle malattie crittogamiche.

fusto verde di equiseto Guida Il decotto di equiseto di Matteo Cereda

Funghi antagonisti

Ci sono funghi buoni come Ampelomyces quisqualis e Tricoderma che si possono impiegare per ostacolare la diffusione dei patogeni, rappresentano trattamenti totalmente ecologici che possono dare ottimi risultati.

Funghi entomopatogeni Guida Funghi antagonisti: difesa biologica di Sara Petrucci

Propoli

Altra sostanza 100% naturale che ha effetto di contrastare la diffusione dei patogeni senza alcun danno all’ambiente è la propoli. Fare dei trattamenti alle piante di orto e frutteto con questa straordinaria sostanza resinosa prodotta dalle api può essere un buon metodo preventivo delle malattie crittogame e ha vari effetti positivi.

propoli in agricoltura Trattamento Difendere le piante con la propoli di Sara Petrucci

Olio essenziale di arancio dolce

Altra sostanza completamente naturale che agisce bloccando i patogeni fungini è l’olio essenziale di arancio dolce. Interessante da utilizzare per provare a diminuire o a evitare la prevenzione basata sul rame.

olio essenziale arance dolci Trattamento Olio essenziale di arancio dolce contro insetti e malattie di Sara Petrucci

Lecitina di soia

La lecitina rientra sempre tra i corroboranti, può essere impiegata quindi nella prevenzione delle patologie fungine.

lecitina di soia Trattamento Lecitina di soia contro le patologie delle piante di Sara Petrucci

Zeolite

La polvere di roccia crea un velo sulle foglie e asciuga l’umidità, limitando le condizioni per la diffusione delle spore.

zeolite cubana Trattamento Zeolite cubana: tutti i vantaggi di Matteo Cereda

Elicitori

Gli elicitori sono corroboranti molto particolari, perché agiscono con lo scopo specifico di stimolare le difese immunitarie delle piante, possiamo praticamente definirli dei vaccini per l’organismo vegetale. Un prodotto molto interessante a questo proposito è ibisco.

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