Questo problema del tubero delle patate viene chiamato marciume secco o mummificazione e può danneggiare molto il raccolto. Si riconosce per le chiazze marce interne al tubero, spesso accompagnate da buchi e non verificate in presenza di eccesso di umidità.
Marciume da fusarium e marciume bruno
Molto probabilmente il marciume è opera del fusarium, un fungo che colpisce molti delle piante dell’orto e che è presente in numerose varietà.
Anche i batteri possono provocare marciumi, che si riconoscono però per via dell’odore, mentre il marciume secco da fusarium non puzza. Il marciume da batteriosi viene chiamato marciume bruno e si sente decisamente all’olfatto.
Cause del marciume
Quando il fusarium della patata colpisce il tubero di solito è perché c’è qualcosa che lo ha indebolito, rendendolo attaccabile al suo interno, le spore faticano infatti ad attecchire sulla buccia.
Una volta che la spora del fusarium colpisce il tubero la patata va incontro a marciume secco o mummificazione se non vi è umidità e il problema resta circoscritto in alcune zone (chiazze), se invece vi sono ristagni d’acqua le spore proliferano e il problema si estende fino alla marcescenza completa.
L’attacco del fusarium può essere dovuto quindi all’azione di vermi quali gli elateridi (detti anche ferretti) che aprono la strada alla malattia funginea bucando le patate sotto terra. Abbiamo scritto un post su come combattere gli elateridi e può essere utile a prevenire il fusarium ed evitare che il marciume secco colpisca le nostre patate.
Anche lo spaccamento del tubero o il cuore cavo della patata può aprire la strada al fusarium. In questo caso si tratta di fisiopatie che solitamente sono dovute a carenze o eccessi di acqua e si evitano con le dovute irrigazioni. Il cuore cavo può anche essere causato da troppo azoto nella concimazione, anche questa condizione si può evitare usando attenzione nel concimare.
Come rimediare
Si può incorrere nel marciume secco anche dopo la raccolta dei tuberi, durante la conservazione, questo in particolare se si danneggiano i tuberi raccogliendoli, ad esempio lacerandoli con la forca.
Il fusarium si combatte con la poltiglia bordolese, ma altrettanto importante per evitare il marciume secco è stare attenti ai ferretti, agli squilibri nell’apporto idrico e nella concimazione e a non danneggiare i tuberi durante la raccolta.
È opportuno non tornare a coltivare le patate per qualche anno sul terreno in cui riscontrate fusarium, perché le spore restano attive e si diffondono.