melissa

Melissa: coltivazione, proprietà e utilizzo

Aggiornato il 16.11.2024

Melissa Melissa officinalis

  • Famiglia Lamiacee
  • Distanza di trapianto 40x40 cm
  • Esposizione solare 2/5
  • Fabbisogno idrico 4/5
  • Difficoltà di coltivazione 2/5

Tra le erbe aromatiche la melissa si caratterizza per il suo aroma di limone e si presta a diversi utilizzi: ottima per dare un tocco di originalità a insalate e minestre, ma anche per decotti o liquori. Si tratta di una specie facilmente coltivabile nell’orto, essendo una pianta molto rustica.

Inserirla tra le nostre coltivazioni è quindi un’ottima idea, sia per sperimentare una nuova specie officinale che per portare nell’orto biodiversità, visto che la melissa attrae diversi insetti utili. Essendo una pianta perenne possiamo piantarla per poi mantenerla senza doverci preoccupare di seminare ogni anno questa specie.

melissa officinale

Scopriamo quindi come coltivare la melissa in modo produttivo e biologico, per avere una pianta utile nelle consociazioni e poter raccogliere le sue foglie dalle molte proprietà officinali.

Melissa officinalis: la pianta

Della melissa si coltiva la varietà officinale (Melissa officinalis), oltre ad alcune cultivar con proprietà ornamentali, non interessanti. Nell’orto è sicuramente da preferire la melissa officinale.

L’erba melissa è una pianta erbacea perenne che supera il mezzo metro di altezza e si sviluppa in fitti cespugli. Le sue foglie colore verde smeraldo sono leggermente dentellate ai bordi e la pianta della melissa è ricoperta da una lieve peluria, le sue foglie possono ricordare quelle della menta.

Per il suo sapore che ricorda quello di un agrume, la melissa viene chiamata anche erba cedrina, anche se in genere questo appellativo è riservato all’erba luigia (Lippia citriodora). Ancora erroneamente c’è anche chi la chiama citronella, ma si crea confusione con un’altra pianta. La citronella (Cymbopogon) è tutt’altra specie, nota per le presunte proprietà anti zanzara.

Fiori di melissa

La pianta di erba melissa forma piccoli fiori ermafroditi di colore bianco o rosa, che sono commestibili proprio come le foglie, con cui condividono il sapore aromatico. La fioritura avviene generalmente tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate.

I fiori di melissa nell’orto hanno anche la qualità di attirare tanti insetti, tra cui api e altri impollinatori preziosi per la coltivazione.

coccinella su pianta di melissa

Piantare o seminare melissa

Terreno e clima. La melissa ama un terreno fresco e profondo, soffre caldo e aridità, non teme il freddo e sta bene anche in mezzombra. Si tratta di una pianta rustica che non richiede particolare concimazione ma è utile incorporare una modesta quantità di compost maturo in fase d’impianto.

Semina

In primavera la melissa si può seminare da seme, piantandola in semenzaio a marzo e poi successivamente trapiantandola nell’orto tra aprile e maggio. Prendiamoci cura della giovane piantina annaffiando e sarchiando spesso.

Talea e trapianto

La melissa si può più semplicemente riprodurre dividendo i suoi cespi, in primavera o in autunno oppure praticando una talea. Questo implica l’avere a disposizione una pianta esistente, in alternativa possiamo comprare una piantina in vivaio e trapiantarla.

Consiglio di trapiantare in primavera, nei mesi di maggio o aprile, sfruttando il momento climatico favorevole.

Come si coltiva la melissa

Non è particolarmente difficile coltivare la melissa: non servono accorgimenti particolari e sono piante poco soggette a problematiche. Meglio tenere periodicamente pulita da erbe infestanti l’aiuola, consiglio la pacciamatura con paglia tutt’intorno alla pianta per non dover sarchiare.

melissa

Irrigazione. E’ importante bagnare spesso la melissa, in particolare durante l’estate sono fondamentali annaffiature regolari. Per avere una buona produzione di foglie è importante una continua fornitura di acqua. Anche in questo la pacciamatura aiuta, riducendo la traspirazione del suolo.

Avversità. Tra i parassiti alla melissa possono arrecare danno gli afidi, mentre come malattie delle piante il marciume radicale, da prevenire evitando ristagni di acqua in prossimità della coltura. Non sono quasi mai necessari trattamenti di difesa.

Concimazioni. Come tutte le piante perenni ricordiamoci di intervenire sporadicamente con concimazioni, una volta all’anno è buona norma apportare compost maturo o letame, al fine di mantenere ricco il suolo.

La coltivazione in vaso

Per coltivare melissa non serve necessariamente un giardino: possiamo decidere di piantarla anche in vaso, su terrazzi e balconi. Ci serve un contenitore che può essere dapprima medio piccolo, ma tenuto conto che si tratta di una specie perenne è bene considerare che dopo tre anni sarà utile rinvasarla. A ogni rinvaso ne approfittiamo anche per rinnovare il terriccio.

Valgono le “solite” regole della coltivazione di aromatiche in balcone, che abbiamo spiegato ad esempio per il rosmarino in vaso: quindi un terreno drenante, irrigazioni costanti ma senza mai eccedere.

Raccolta e conservazione delle foglie

Della melissa si utilizzano le foglie e le infiorescenze, i momenti migliori per la raccolta sono luglio e ottobre, le foglie si posso consumare fresche oppure possono essere essiccate in locali asciutti e bui.

Questa pianta aromatica si conserva molto bene anche in congelatore.

Utilizzo e proprietà

Foglie e fiori di melissa sono ottimi nelle insalate e nei primi piatti freddi estivi, con la loro nota rinfrescante e il profumo di limone, si usano anche in alcune minestre.

Con le foglie secche si fanno ottime tisane. La melissa è una pianta officinale nota per le sue qualità digestive e le viene attribuito anche un effetto calmante.

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