Le piante crucifere sono una famiglia importante per l’orto, visto che comprendono tutti i cavoli (dal cappuccio al broccolo) e anche alcune altre piante come rucola e rapanelli. Sono moltissime le varietà di cavolo, per cui la famiglia botanica è abbastanza numerosa.
Il nome “crucifere” deriva dal fatto che hanno 4 petali per ogni fiore, ricordando la forma di una croce, vengono chiamate anche brassicacee, il genere botanico è appunto brassica.
La maggior parte dei cavoli (broccoli, cavolfiori, cavolo rapa, cavolo cappuccio, etc.) sono piante autoctone, che troviamo da secoli in Italia, ma ci sono anche piante brassicacee orientali che sono state scoperte nel nostro paese solo recentemente, come il cavolo cinese, il Pak Choi e la mizuna.
Le principali crucifere nell’orto e come coltivarle
Le crucifere, chiamate anche brassicacee, sono la famiglia cui appartengono tutti i cavoli, si tratta per la maggior parte di verdure da foglia, con l’eccezione di alcune ottime colture da radice (come rapa, rapanello e rafano). In un orto che si rispetti non possono mancare queste coltivazioni, anche perché comprendono molte varietà resistenti al freddo e quindi utili all’orto autunnale e invernale.
Risulta importante praticare rotazione colturale e non far ripetere piante brassicacee sullo stesso appezzamento, per prevenire malattie quali l’ernia del cavolo.