Macchine e attrezzi

Cambiare il filo del decespugliatore

Aggiornato il 22.11.2024

come cambiare il filo
come cambiare il filo

Quando c’è da eliminare erbacce nell’orto, rifinire le aiuole attorno a casa, o pulire il bosco di proprietà, ecco che ricorriamo al decespugliatore e molto spesso lo utilizziamo con installata una testina porta filo.

È capitato a tutti almeno una volta però di lanciare qualche imprecazione al vento dopo aver provato a trattenerla tra i denti mentre si cercava di ricaricare la testina per rimpiazzare il filo terminato. L’operazione di cambio del filo al decespugliatore in realtà è ben più semplice di quanto si possa pensare, purché si segua una semplice procedura correttamente.

Ovviamente esistono diversi tipi di testina che richiedono diverse modalità di ricarica del filo, andremo quindi a descrivere brevemente quale sia la procedura migliore per caricare il filo con il minor sforzo per ogni tipologia di testina.

Testina porta filo “batti & vai”

Si tratta delle testine portafilo ad oggi utilizzate sulla quasi totalità dei decespugliatori, che a partire dagli anni 90 hanno preso piede, soppiantando le vecchie testine manuali.  Il bello di questo genere di testina è che se il filo si accorcia per piccole rotture è possibile farlo allungare senza spegnere l’attrezzo, semplicemente battendolo a terra. Questo ovviamente fino a quando dura la matassa di filo contenuta all’interno del batti e vai, una volta esaurita bisognerà cambiare il filo.

Come è fatta. L’aspetto del “batti e vai” è quello di un cilindro di polimero schiacciato e di diametro grande, con due fori simmetrici rispetto all’asse di rotazione dai quali fuoriesce il filo e con un pomolo liscio contrastato da una molla nella parte a contatto con il terreno. I due gusci che costituiscono la testina sono tenuti insieme da un sistema ad incastro, generalmente con due linguette.

Come cambiare il filo. Cambiare il filo della testina “batti e vai” non è difficile, l’operazione si impara e con un po’ di manualità si compie in pochi minuti.

  • Apriamo la testina, in genere premendo le due linguette dell’incastro.
apriamo la testina
  • Dentro alla testina troviamo una bobina (che a seconda del modello può essere solidale al pomolo) attorno alla quale va riavvolto il filo tenendo conto delle frecce stampate su di essa o della scritta “wind line”, che può essere tradotta come “direzione di avvolgimento”.
inserire il filo
  • Il filo va utilizzato di diametro e lunghezza consoni alla testina, che a sua volta è dimensionata rispetto al decespugliatore, la scelta del filo è un argomento che potete approfondire nell’articolo dedicato. Generalmente nel libretto d’uso e manutenzione del decespugliatore sono riportati i metri di filo che possono essere caricati ed il relativo diametro della sezione utilizzata. È importante utilizzare diametri di filo coerenti con le specifiche della testina per evitare inceppamenti nella fuoriuscita o rompere i fermi del filo.
  • Il filo viene infatti riavvolto sulla bobina dopo averlo tagliato e misurato ed averlo piegato (o tagliato a metà), fissando la piega di metà lunghezza (oppure un capo) su un riscontro o un occhiello in rilievo sulla superficie della bobina.
come cambiare il filo
  • Dopo aver avvolto completamente il filo, avendo avuto cura di avvolgere ciascuno dei capi in una sola e differente porzione di bobina delle due separate da paratia, si bloccano gli ultimi 15cm dei due capi incastrandoli in degli intagli o occhielli sul bordo della bobina.
  • Ora si posizionerà la bobina nel semiguscio solidale con il decespugliatore ed una volta ben posizionata si farà passare un capo alla volta attraverso le boccole di uscita del filo.
chiudere la testina
  • A questo punto non faremo altro che richiudere la testina con il semiguscio inferiore e tireremo i capi del filo per sbloccarli dai fermi dove li avevamo incastrati.
chiusura

Funzionamento. Che la bobina sia semplice o tutt’uno con il pomello contrastato, nell’atto pratico poco cambia: accelerando a fondo il decespugliatore e dando un colpo a terra con il pomello, questo rientrerà un poco nella testina, liberando la bobina dai fermi in rilievo nel semiguscio inferiore e permettendo alla forza centrifuga di estrarre un po’ di filo, grazie alla bobina ora libera di ruotare. Ci penserà la molla di contrasto a spingere il pomolo (e quindi la bobina) contro i fermi, evitando che metri e metri di filo fuoriescano.

Un trucco. Un piccolo trucchetto per non sprecare filo, per le testine che prevedono l’ancoraggio del filo con un solo spezzone piegato a metà, è quello di lasciare un capo più lungo dell’altro di circa 15cm. Infatti le sedi di fissaggio dei terminali sulla bobina sono opposte al centro, quindi il capo che avevamo lasciato più lungo sporgerà dall’intaglio quanto quello più corto, perché avrà fatto mezzo giro in più sulla bobina.

Testina portafilo a caricamento Rapido

Negli ultimi 10 anni queste testine, evoluzione delle “batti & vai”, hanno portato la praticità non solo nel sistema di fuoriuscita del filo, ma anche nelle operazioni di caricamento. Con una testina a caricamento rapido non è più necessario aprire la testina per ricaricarla di filo, l’operazione è fattibile anche dall’esterno.

Come è fatta. All’apparenza si presenta come le testine “batti & vai” ma con un pomolo contrastato da molla non più liscio ma intagliato, per permettere di afferrarlo. Questo perché dentro la testina troviamo appunto una bobina, attorno alla quale si avvolge il filo per tagliare l’erba il cui meccanismo di fuoriuscita è appunto per impatto con il terreno ma il cui caricamento prevede semplicemente di allineare un foro passante della bobina (indicato con frecce riportate sul pomolo) con i fori di fuoriuscita del filo.

Cambiare il filo. Con questo genere di porta filo l’operazione di ricarica del filo è semplicissima.

  • Allineare il foro passante segnalato dalle frecce con i fori di fuori uscita.
  • Inserire un capo del filo in un foro, farlo spuntare dalla parte opposta. Esistono anche degli appositi aghi che velocizzano ulteriormente questo passaggio.
  • Far sporgere tanto filo uguale dai due fori e poi riavvolgerlo all’interno ruotando (e premendo un poco) il pomello nella stessa direzione di rotazione della testina. Questo perché i fermi sulla parte interna del semiguscio inferiore sono scalinati e permettono alla bobina di avvolgere il filo, mentre per svolgerlo rimane sempre necessario premere con forza, come per la “batti & vai”.
  • Su alcune testine, come la Stihl Autocut C25-2, non si carica il filo facendo passare lo stesso capo da entrambi i fori ma bensì si inserisce qualche centimetro di un capo dello stesso spezzone in un foro e l’altro capo nell’altro foro. Poi si procede al riavvolgimento sempre ruotando il pomolo.

Sostanzialmente questo tipo di testine porta il vantaggio di non dover smontare la testina per avvolgere il filo sulla bobina e quindi, per i meno pratici, di non litigare con il filo per riuscire a governarlo e a fissarlo nelle sue sedi.

Testina porta filo a caricamento e rilascio manuale

Si tratta di testine ormai superate, che equipaggiavano i decespugliatori come dotazione standard fin verso la metà degli anni ’90 ma che ancora oggi potrebbe capitare di trovare installate su una qualche macchina ancora in uso, magari ereditata o di proprietà di un nostalgico dei vecchi tempi.  All’apparenza si presenta come le testine “batti & vai” ma con un pomolo intagliato nella parte inferiore, a contatto con il terreno, che serra i due gusci costituenti la testina rendendoli solidali al rocchetto che si trova all’interno. Dentro la testina troviamo appunto una bobina, attorno alla quale si avvolge il filo per tagliare l’erba. Il meccanismo di fuoriuscita del filo è appunto manuale, ogni volta che il filo si accorcia si deve infatti sganciare il decespugliatore dall’imbrago, allentare manualmente il pomolo d’appoggio, estrarre quanto basta il filo e serrare nuovamente il pomolo.

Il caricamento del filo avviene esattamente come per le testine “batti & vai” e vanno seguiti gli stessi accorgimenti.

Vista la laboriosità dell’operazione che richiede soste frequenti e qualche imprecazione per il pomolo che tenderà a stringersi da sé, consigliamo di valutare la sostituzione della testina con una più nuova ed efficace, tipo “batti & vai” o a caricamento rapido.

Testina portafilo a spezzoni

Esistono anche testine pensate per ospitare solo spezzoni di filo, bloccati con un nodo ad una estremità o fermati da un sistema a vite. Queste testine permettono in genere di montare più spezzoni contemporaneamente dando l’impressione (spesso solo quella) di avere maggiore capacità di taglio. Va detto però che molte di queste testine hanno un diametro molto contenuto, spesso uguale o inferiore di quello della coppia conica. Ciò comporta un momento ridotto, quindi un’inerzia ridotta e, come per una macchina con un volano piccolo e leggero, maggiore reattività del motore ma anche minore capacità di conservare l’energia, gravando (ed usurando) maggiormente sul motore e soprattutto sulla frizione.

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