Rimedi naturali

Trappole per la mosca mediterranea della frutta

Aggiornato il 26.11.2024

ceratitis capitata
ceratitis capitata

La mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata) è uno dei peggiori parassiti del frutteto. Questo dittero ha la sgradevole abitudine di andare a deporre le uova all’interno della polpa dei frutti, determinando un grave danno al raccolto estivo.

Abbiamo già descritto questo insetto nell’articolo specifico sulla mosca della frutta, di cui si consiglia la lettura perché espone nel dettaglio abitudini e danni portati dal parassita. Ci soffermiamo ora su uno dei migliori sistemi di difesa biologica dalla mosca, che merita di essere approfondito: le trappole alimentari Tap Trap e Vaso Trap.

Possiamo impiegare il trappolaggio per capire se l’insetto è presente in zona o meno, ma soprattutto per catturare gli individui allo scopo di ridurne la presenza. Il metodo è particolarmente interessante nell’ottica di una coltivazione biologica, visto che non prevede l’uso di trattamenti pesticidi.

Monitoraggio e cattura massale

Il trappolaggio contro la mosca della frutta si può impiegare con due scopi: monitorare o catturare in massa. Il monitoraggio è molto utile per identificare la presenza del dittero nel frutteto, permettendo di effettuare i trattamenti solo quando sono veramente necessari, questo permette anche un notevole risparmio economico.

Senza trappole non è semplice vedere le mosche e il rischio è di accorgersi della loro presenza solo al momento del raccolto, quando ormai il danno è fatto e le larve dell’insetto sono già nella polpa dei frutti che andranno inesorabilmente a marcire. Per questo monitorare è importante. Il sistema più preciso per farlo è la trappola a feromoni.

La cattura massale è invece un metodo per ridurre la popolazione di Ceratitis capitata senza usare insetticidi. Se attuata per tempo e nel modo giusto può limitare i danni fino a renderli trascurabili. Si impiegano allo scopo trappole alimentari. L’efficacia aumenta se si riesce a presidiare al meglio il territorio del frutteto, coinvolgendo anche i vicini di campo.

Tipi di trappola contro la mosca

mosca mediterranea della frutta

Contro la mosca della frutta si possono utilizzare vari tipi di trappole: la trappola cromotropica, quella a feromoni e quella alimentare.

I feromoni sono un sistema utilissimo per il monitoraggio della Ceratitis capitata, ma per via del costo è un sistema che in genere viene impiegato su coltivazioni di larga scala.

Il sistema cromotropico sfrutta l’attrazione della mosca verso il colore giallo, e ha il grosso difetto di non essere un metodo selettivo. Trappole di questo tipo possono essere impiegate per un monitoraggio meno accurato rispetto ai feromoni, ma in compenso più semplice ed economico. Le trappole cromotropiche però non hanno un impiego nella cattura massale. Durante la fioritura non devono essere impiegate, altrimenti finirebbero per catturare anche insetti buoni, come gli importantissimi impollinatori.

Per questo il miglior sistema per la cattura di ceratitis capitata è senza dubbio l’esca alimentare, che utilizzando un’attrattiva che interessa esclusivamente le mosche non catturerà altri insetti, lasciando lavorare gli insetti pronubi e salvaguardando le api.

Il funzionamento della trappola alimentare

La trappola alimentare è tanto semplice quanto ingegnosa: si compone di un contenitore riempito con un liquido “esca”, che contiene sostanze gradite all’insetto, e di un tappo che si aggancia all’imboccatura del contenitore. Il tappo trappola permette alla mosca di entrare ma non di uscire.

La trappola Tap Trap è pensata per essere fissata a bottiglie in plastica, si aggancia alle comuni bottiglie da 1,5 litri, mentre il modello Vaso Trap si usa con vasi di vetro, tipo quelli del miele da 1 kg, non Bormioli. Entrambi i dispositivi sono anche muniti di gancio per essere appesi ai rami delle piante da frutto e sono realizzati in colore giallo, in modo da unire all’attrattiva alimentare anche quella cromatica.

trappole per la mosca della frutta

L’esca alimentare per la mosca della frutta

La mosca della frutta in natura cerca sostanze ammoniacali e proteine, per questo motivo se forniamo un’esca che contenga questi elementi sarà un attrattivo irresistibile per il dittero.

La miglior ricetta sperimentata è a base di ammoniaca e pesce crudo. L’ammoniaca è quella comune, che si usa nella pulizia della casa, a patto che non sia profumata con essenze aggiuntive, mentre per il pesce si possono usare scarti, ad esempio teste di sardina. Per ogni bottiglia da un litro e mezzo bisogna calcolare mezzo litro di esca.

Il metodo migliore per attrarre la mosca della frutta è partire qualche settimana prima con una trappola più semplice con acqua e sardine. Questo attrattivo catturerà le mosche comuni e la presenza degli insetti morti nel liquido renderà più interessante l’attrattivo. Dopo aver catturato alcune mosche si inserisce l’ammoniaca e a questo punto siamo pronti per prendere le Ceratitis capitata.

La trappola può restare nel frutteto fino a fine stagione, visto che ogni cattura aumenta il grado proteico dell’attrattivo. Semplicemente una volta ogni 3-4 settimane bisogna controllare il livello del liquido, svuotarne un poco (senza buttar via mosche morte e pesce) e rabboccare con ammoniaca, mantenendolo intorno ai 500 ml ogni bottiglia.

Il periodo in cui mettere le trappole

Le trappole contro la mosca mediterranea vanno messe entro il mese di giugno, è molto importante intercettare le mosche a partire dalle prime generazioni. Come molti insetti infatti anche la Ceratitis capitata è molto rapida nel riprodursi quindi è fondamentale prendere la minaccia per tempo.

La cattura di pochi individui nei primi mesi vale quanto una trappola piena di insetti a estate inoltrata.

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