Elicicoltura
Quanto si guadagna allevando lumache
In tanti si chiedono se oggi l’elicicoltura, ovvero l’allevamento di lumache, sia una professione che consente di guadagnarsi da vivere e di avere un profitto. Sono molte le persone che sentono il bisogno di tornare alla terra e cercano una professione nell’agricoltura. Nella società moderna le affannose corse quotidiane ci allontanano sempre di più da ritmi più naturali. A volte si arriva a un punto di rottura, desiderando uno stile di vita differente, tornando a fare professioni contadine.
Allevare lumache rientra pienamente tra i lavori agricoli legati alla terra, da diversi anni a questa parte sta prendendo sempre più piede. Come abbiamo visto parlando dei costi e ricavi di questa attività l’elicicoltura può essere anche redditizia, se si imposta correttamente l’allevamento. Bisogna comunque sottolineare che le chiocciole non sono una miniera d’oro: lavorando bene e sodo ci si guadagna da vivere e si ripaga con un reddito il proprio impegno, ma chi pensa di investire nelle lumache in cerca di facili guadagni meglio che abbandoni subito il progetto.
Iniziare a guadagnare allevando lumache
L’elicicoltura è un lavoro che può essere svolto a tempo pieno, come unica fonte di reddito, oppure come secondo lavoro, i cui guadagni andranno a integrare lo stipendio. Nel primo caso serve la disponibilità di un appezzamento di buone dimensioni su cui realizzare l’allevamento.
Per allevare chiocciole come propria professione e svolgere questo lavoro a livello commerciale sono necessarie alcune formalità burocratiche: prima di tutto, ovviamente, l’apertura di una partita IVA agricola e l’iscrizione alla Camera di Commercio.
Incentivi e finanziamenti all’attività
Lo stato e l’Unione Europea incentivano il ritorno alla terra concedendo bandi di finanziamento, contributi a fondo perduto e importanti benefici economici al settore agricolo. Tra le categorie che si trovano spesso oggetto di agevolazioni sono l’imprenditoria giovanile, quella femminile e l’avvio di imprese innovative o ecosostenibili.
Dal punto di vista fiscale e burocratico lo stato concede a chi lavora nell’agricoltura regimi di IVA agevolati, spesso forfettari, e tasse sul reddito molto basse. Per chi comincia e prevede nei primi anni guadagni molto bassi ci sono anche fasce di esonero.
L’Unione Europea promuove lo sviluppo rurale tramite la PAC (Politica Agricola Comune) che è una delle voci più importanti del bilancio comunitario, impegnando il 34% del bilancio EU. Associazioni di categoria quali CIA e Coldiretti possono offrire consulenza sui regimi fiscali e sulla possibilità di ottenere finanziamenti utili a iniziare un’impresa elicicola.
I guadagni dell’elicicoltura
Ovviamente i guadagni derivanti dall’elicicoltura sono direttamente proporzionali alle dimensioni dell’impianto, quindi al numero dei recinti di chiocciole che l’allevatore deciderà di creare. Ogni recinto produce una buona quantità di lumache, quindi più recinti si creano e maggiore sarà il guadagno.
Per ottenere reddito dall’allevamento di chiocciole bisogna fare un calcolo di costi e ricavi (si veda l’approfondimento dedicato) e verificare che gli introiti derivati dalle vendite siano superiori alle spese dell’azienda.
I ricavi che si ottengono dall’elicicoltura sono legati alla vendita di carne di lumaca, che ha utilizzo alimentare, e al mercato della bava, che si utilizza invece in cosmetica.
Quanto si guadagna vendendo lumache
Le chiocciole sono valutate a livello nazionale da Euro 4,50/kg (per la vendita all’ingrosso) fino ad un massimo di Euro 12,00/kg (per la vendita al dettaglio).
Nel mezzo ci sono tutti gli altri canali di vendita gastronomici da poter abbracciare: ristoranti, sagre, catering, macellerie, pescherie, alimentari, frutterie, mercati rionali, fiere locali e nazionali. Come si evidenzia, un maggior guadagno è possibile quando si riesce a raggiungere i clienti finali, saltando passaggi intermedi di grossisti e rivenditori.
Quanto si guadagna vendendo bava di lumaca
L’Elicicoltura è un lavoro che può avere una doppia fonte di reddito, se contiamo di poter fare business anche con la bava, sostanza che è un vero e proprio prodigio della natura. La quotazione della bava arriva fino ad Euro 100,00/litro ed è molto richiesta sia dalle aziende di cosmesi che direttamente sul mercato. Si può approfondire leggendo l’articolo sulle possibilità commerciali della bava di chiocciola.
In conclusione
Pochi lavori agricoli offrono le stesse possibilità di reddito dell’elicicoltura, è opportuno però precisare che i giusti risultati ed i giusti guadagni arrivano soltanto con il massimo impegno da parte dell’allevatore. Bisogna quindi avere voglia di rimboccarsi le maniche e sapere come farlo.
Per iniziare è opportuno farsi aiutare da persone che abbiano esperienze e competenze accumulate in anni di allevamento, facendo attenzione ad evitare i molti che cercano di speculare su chi è inesperto. Posso consigliare di rivolgersi all’azienda agricola La Lumaca, che ha alle sue spalle oltre 20 anni di lavoro nel settore, ed è oggi una delle aziende più importanti a livello nazionale. Tutti gli articoli che trattano di elicicoltura su Orto Da Coltivare sono stati realizzati grazie al loro contributo tecnico.
Articolo scritto da Matteo Cereda con il contributo tecnico di Ambra Cantoni, di La Lumaca, esperta in elicicoltura.