Elicicoltura

Allevare lumache per hobby

In collaborazione con Ambra Cantoni

Aggiornato il 23.11.2024

lumaca per hobby
lumaca per hobby

Allevare lumache è un’attività molto interessante, che può essere effettuata non solo come allevamento da reddito per guadagnare, ma anche come hobby, a livello amatoriale. Si può pensare a un allevamento di chiocciole in piccola scala, realizzato per osservare questi affascinanti gasteropodi e magari per avere la soddisfazione di auto produrre ottima carne di lumaca da portare sulla propria tavola oppure da offrire agli amici.

Un piccolo allevamento domestico può anche essere una prova che precede l’attività da reddito, permettendo di iniziare a prendere confidenza con la cura delle chiocciole. Prima di fare investimenti su larga scala può essere utile un test su un impianto ridotto per l’autoconsumo, che richieda un basso budget e un impegno moderato.

Vediamo qualche consiglio per impostare un allevamento hobbistico, realizzato grazie alla consulenza dell’azienda La Lumaca di Ambra Cantoni, che ha 20 anni di esperienza nell’elicicoltura professionale. Molte altre informazioni su come allevare lumache le trovate nella guida all’elicicoltura, dove abbiamo approfondito meglio le varie tematiche e operazioni da fare.

Cosa serve per iniziare un piccolo allevamento

L’investimento necessario per un allevamento di lumache amatoriale è molto ridotto, infatti non serve molto per cominciare in piccola scala.
L’impianto elicicolo necessita di una recinzione esterna in lamiera per proteggere le chiocciole dai predatori e di un recinto anti fuga per non far scappare le chiocciole. La lamiera perimetrale deve essere parzialmente interrata, mentre per scongiurare le fughe è importante comprare una rete professionale per lumache Helitex HDPE anti bava, anti fuga ed anti raggi ultravioletti. Questo è l’unico acquisto specifico che bisognerebbe fare, oltre naturalmente ai riproduttori. Per ogni recinto da costruire serviranno poi quattro pali di buona dimensione, uno a ogni angolo, e un paletto ogni due metri da mettere lungo i lati.

L’impianto di irrigazione è comodo, ma su piccole dimensioni si può scegliere di bagnare in modo manuale, risparmiando i costi dell’impianto automatizzato. Ovviamente occorre comunque avere un allacciamento alla rete idrica oppure un pozzo, vista la richiesta idrica quotidiana che hanno le lumache.

Oltre al recinto e all’irrigazione bisogna poi procurarsi le sementi delle coltivazioni da inserire nel recinto: per creare il giusto habitat per le chiocciole è utile piantare biete o altre piante simili. Queste colture hanno lo scopo di ombreggiare e fornire un alimento fresco sempre a disposizione dei gasteropodi.

Infine ovviamente bisognerà comprare le lumache da cui partire, ovvero i riproduttori. Si potrebbe anche andare a raccogliere chiocciole per prati, ma è un metodo che porta a pessimi risultati, visto che è impossibile conoscere l’età degli individui raccolti. Per un allevamento produttivo conviene acquistare i riproduttori, è evidente anche che avere esemplari di razza selezionata permette di ottenere una buona quantità e qualità della carne. In genere si inseriscono 18 lumache ogni metro quadro di recinto.

Riassumendo ecco cosa serve per allevare lumache:

  • Recinto (rete per lumache e pali di sostegno).
  • Impianto di irrigazione (eventuale) o accesso all’acqua.
  • Sementi per la vegetazione interna al recinto.
  • Alimento per lumache.
  • Riproduttori (18 ogni metro quadro)

Oltre a questo sono utili alcuni attrezzi basilari dell’agricoltura per lavorare il terreno (vanga, zappa, badile, eventualmente motozappa o motocoltivatore) e per sfalciare e raccogliere l’erba (rastrello, decespugliatore).

Dimensioni dell’allevamento

Non c’è una dimensione prefissata per l’allevamento di lumache, ciascuno può decidere quanto grande sarà il suo impianto e quanti recinti andare a costruire. La scelta è basata su tre elementi:

  • Le misure del terreno che si ha a disposizione.
  • Il budget di spesa per i materiali.
  • La disponibilità di tempo da investire nell’attività.

Chi vuole allevare lumache per il proprio consumo famigliare dovrà tener conto anche di quanta carne si aspetta di utilizzare, sarebbe inutile produrre più lumache del necessario.

Dimensioni del recinto

Nel costruire il recinto un’attenzione molto utile è rispettare la misura standard di larghezza: in genere si fanno recinti larghi 350 cm, in modo che siano accessibili comodamente dall’esterno, senza entrare a disturbare le lumache. La lunghezza invece dipende dai metri quadri e dalla forma dell’appezzamento a disposizione e per questo può variare. Molte aziende elicicole scelgono la misura standard di 46 x 3,5 metri, ma l’hobbista può stabilire la lunghezza della recinzione a seconda del suo spazio, purché si rispetti sempre la larghezza consigliata.

In genere si considera un livello amatoriale quando si tengono da uno a tre recinti standard, andare oltre ai tre recinti diventa più impegnativo e si può già considerare un impianto da reddito.

Allevare lumache: cure necessarie

Una volta impostato l’impianto, l’allevatore, che lo faccia per hobby o per professione, ha il compito di prendersi cura delle sue chiocciole, senza far mancare loro nulla. Questo comporta un impegno quotidiano, se le dimensioni sono piccole ovviamente basteranno pochi minuti al giorno e qualche giornata di lavoro da dedicare occasionalmente, mentre al crescere dell’impianto si richiede un crescente impegno, fino ad arrivare ad essere un lavoro a tempo pieno.

Le esigenze delle lumache sono sostanzialmente due: acqua e alimentazione, ma serve anche una vigilanza costante per evitare eventuali problemi che possono portare alla morte degli esemplari, come allagamenti dovuti a piogge eccessive o presenza di predatori.

Per quanto riguarda l’acqua il fabbisogno dipende dal clima, in genere si interviene con un’irrigazione quotidiana serale. Come alimentazione le chiocciole si nutrono delle colture tenute all’interno del recinto ma chiedono anche un apporto integrativo, che deve essere fornito dall’allevatore. Esistono mangimi sfarinati appositi, ma nell’allevamento domestico ci si può accontentare di fornire ortaggi freschi. Alle lumache possiamo dare anche molti scarti della cucina, come le foglie esterne dei cavoli e delle insalate.

Oltre a sfamare l’allevamento bisogna farsi carico di alcune operazioni di manutenzione periodica, come lo sfalcio della vegetazione presente dentro ai recinti e la cura dell’igiene dell’appezzamento.

Ottenere carne di lumaca

Le lumache nell’allevamento cresceranno, fino a diventare esemplari adulti. La lumaca pronta per essere raccolta si riconosce esaminando il guscio: deve avere la caratteristica bordatura al termine del guscio. Dopo aver raccolto le lumache, come spiegato nell’articolo sulla raccolta, bisogna procedere alla fase di spurgo prima di poter cucinare la carne di lumaca. Lo spurgo ha lo scopo di eliminare umidità in eccesso e feci dalle chiocciole.

Articolo scritto da Matteo Cereda con il contributo tecnico di Ambra Cantoni, di La Lumaca, esperta in elicicoltura.

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