Orto sul balcone

Origano: come coltivarlo in vaso

Aggiornato il 25.11.2024

origano in vaso
origano in vaso

Nell’orto sul terrazzo è un’ottima idea crearsi una piccola zona di piante aromatiche, che verranno utilissime per insaporire pietanze, oltre a profumare l’ambiente. In ogni balcone che abbia una buona esposizione solare non dovrebbe mancare un vaso di origano, pianta mediterranea davvero bella, che beneficia in particolare di vento e sole.

La coltivazione in vaso dell’origano è fattibile senza grandi difficoltà, con ottime soddisfazioni. L’origano comune, da non confondersi con la maggiorana (Origanum majorana), non chiede molte attenzioni e può durare anni nello stesso vaso, continuando a regalare foglie e fiori dal caratteristico profumo.

L’accortezza più importante nella coltivazione di questa specie in vaso sta nel non abbondare troppo con l’acqua di irrigazione, visto che il rizoma dell’origano soffre il ristagno, a maggior ragione quando si trova rinchiuso in contenitore.

Scelta del vaso adatto

L’origano richiede un vaso di grandezza media, profondo almeno 20 cm, più grande sarà il contenitore e più possibilità avrà l’arbusto di svilupparsi e formare un cespuglio di maggior dimensione. I vasi troppo piccoli è meglio usarli per piante poco esigenti, come fragole o insalata, che non hanno un apparato radicale come quello dell’origano.

Volendo coltivare aromatiche su un piccolo balcone possiamo decidere di consociare l’origano ad altre piante, in un unico vaso. In questo caso benissimo associarlo con salvia, timo o rosmarino, possibile accompagnarlo anche alla maggiorana, anche se le due piante molto simili condividono malattie e parassiti. Non consiglio di metterlo invece col basilico, perché sarebbero una pianta annuale e una poliennale, e neppure con la menta, pianta troppo infestante che ruberebbe tutto lo spazio in pochi mesi.

La posizione in cui mettere il vaso deve essere di pieno sole, questo è importante perché la pianta produca foglie profumate.

Il terriccio giusto

Una volta scelto il vaso possiamo riempirlo: cominciamo dal fondo mettendo uno strato di argilla espansa o ghiaia, che permetta ad eventuali eccessi d’acqua di sgrondare rapidamente, colmiamo poi con terriccio da semina qualsiasi eventualmente integrato con un poco di sabbia.

L’origano non ha esigenze particolari in termini di suolo: si tratta di una pianta umile che sfrutta anche terreni molto poveri, per questo motivo se il terriccio è buono non serve alcuna concimazione.

La semina o la talea

Per cominciare a coltivare origano possiamo seminarlo in vasetto alla fine dell’inverno oppure ancora più semplicemente, avendo a disposizione una pianta esistente, prelevare una porzione di pianta completa di radici e trapiantarla. La terza opzione è quella di far radicare un rametto (tecnica della talea), anche essa semplicissima. Infine in quasi tutti i vivai si potranno comprare piantine di origano già pronte.

Essendo una pianta perenne non occorre rimpiazzarla ogni anno, coltivando correttamente possiamo mantenere l’origano in vaso per diversi anni.

La coltivazione in vaso

La coltivazione dell’origano in vaso non differisce molto rispetto a quella in pieno campo, si può quindi far riferimento all’articolo dedicato appunto a come coltivare l’origano. Ci sono solo due accortezze in più da avere se vogliamo tenere quest’aromatica in balcone, relative a irrigazione e concimazione, sono dovute al fatto che la pianta si trova racchiusa in contenitore e quindi ha risorse molto limitate rispetto a quelle che troverebbe in natura.

Per quanto riguarda l’irrigazione, anche se l’origano è una coltura che sopporta molto bene l’arido, quando la teniamo in vaso è opportuno bagnare regolarmente, in modo da non lasciar mai seccare completamente il terreno. Quando irrighiamo però bisogna fare attenzione a fornire una moderata quantità d’acqua, per evitare che si crei eccessiva umidità.

Riguardo al concime invece l’origano vive bene nel suolo povero, ma sempre per le risorse limitate che si trova a disposizione in vaso è bene ricordarsi di rinnovare ogni anno i nutrimenti, con una concimazione organica da fare in seguito alla fioritura.

Raccogliere ed essiccare

piante di origano

La raccolta dell’origano è semplicissima: si tratta di staccare le foglie che servono, per usarle direttamente in cucina. Le infiorescenze possono essere allo stesso modo colte e impiegate, hanno lo stesso aroma. Volendo essiccare la pianta per conservarla nel tempo conviene raccogliere rametti interi, che vanno appesi in un luogo ventilato e ombreggiato.

Chi coltiva sul balcone spesso non ha a disposizione un posto indicato all’essiccazione delle erbe, il consiglio è di procurarsi un essiccatore domestico, in mancanza di questo si può provare a utilizzare un forno ventilato, da tenere alla temperatura minima e leggermente aperto. Per via del maggior calore il forno può far perdere parte dell’aroma e delle proprietà di questa pianta officinale.

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