Trapianti
Piantare peperoncini: come e quando trapiantare
I peperoncini sono un ortaggio davvero interessante da avere nell’orto: oltre al raccolto piccante sono piante che fanno una bella figura anche a livello ornamentale, per cui benissimo piantarli in giardino oppure in vaso sul balcone.
Si tratta di una tipica coltivazione estiva, da mettere all’aperto in primavera, aspettando che le temperature siano miti (indicativamente si trapianta a maggio) e che andrà a dare poi grandi soddisfazioni nei mesi caldi.
Abbiamo già spiegato come coltivare peperoncini, ora vedremo più nel dettaglio il momento del trapianto, con tutte le informazioni necessarie su periodo, distanze e su come prenderci cura da subito delle giovani piantine.
Quando piantare
Il peperoncino è una pianta di origine tropicale, per cui teme il freddo e non dovrebbe subire temperature inferiori ai 13-14 gradi. Per questo prima di metterlo nell’orto è meglio verificare il clima, con attenzione particolare alle gelate notturne.
Il momento ideale per il trapianto in genere è il mese di maggio, dove il clima è mite si pianta anche ad aprile.
Per anticipare le tempistiche possiamo usare piccole serre, mentre in caso di ritorni di freddo imprevisti risulta utile una copertura improvvisata, con tessuto non tessuto.
Volendo seguire le fasi lunari bisogna piantare peperoncini in luna calante, secondo tradizione contadina si favorisce il radicamento. Importante però ricordare che non ci sono evidenze scientifiche di questo influsso.
Chi semina i peperoncini in proprio in ambiente riscaldato deve calcolare le tempistiche per avere le piantine pronte per il trapianto nel momento giusto, per il trapianto di maggio si può seminare a febbraio-marzo a seconda delle caratteristiche del semenzaio. Riccorrendo a una grow box in cui poter riparare le piante per un periodo più lungo si può partire anche prima e si pianterà poi a maggio una pianta di buone dimensioni.
Scegliere quali peperoncini piantare
Esistono tantissime varietà di peperoncino e ciascuno deve scegliere in base ai suoi gusti, dai peperoncini più piccanti del mondo, come bhut jolokia, habanero, naga morich o carolina reaper, fino a varietà aromatiche e rinomate in cucina, come tabasco e jalapeno. Possiamo scegliere peperoncini messicani, tailandesi o optare per un più tradizionale diavolicchio di Calabria.
Quando si parte da seme è semplice reperire varietà particolari, mentre in vivaio purtroppo non sempre si incontra molta scelta di piantine e spesso ci sono solo pochi tipi di peperoncino. A questo proposito può valer la pena cercare su siti specializzati, come Dottor Peperoncino, che ha un bellissimo catalogo di piantine di peperoncini piccanti pronte per essere spedite.
Distanza tra le piante
Esistono moltissime varietà di peperoncino piccante, alcune formano piante più vigorose di altre, per cui il sesto d’impianto può variare.
Indicativamente possiamo considerare di lasciare 50 cm tra una pianta e l’altra, misura che possiamo ridurre per peperoncini nani e all’occorrenza aumentare per specie più esuberanti come ad esempio i peperoncini della specie Capsicum frutescens.
Come trapiantare
Il trapianto della piantina di peperoncino è molto semplice e segue le regole di trapianto valide anche per le altre piantine da orto.
Alcuni consigli:
- Lavorazione del terreno. Prima del trapianto è importante preparare il suolo. Occorre che sia ben sciolto e drenante (una buona vangatura), fertile e ricco di sostanza organica (una buona concimazione di fondo), affinato e livellato (zappa e rastrello).
- Acclimatamento. Lasciare un paio di giorni le piantine all’aperto prima di piantarle può farle acclimatare prima del trapianto.
- Maneggiare con cura le piantine. Le radici del peperoncino non vanno danneggiate, bisogna maneggiare cura la piantina togliendola dal vasetto con il suo pane di terra.
- Fare la buca. Si scava una buchetta in cui mettere la piantina, facendo attenzione che resti ben dritta e alla corretta profondità.
- Compattare la terra. Dopo aver piantato è importante compattare bene la terra intorno alla pianta, in modo che non resti aria a contatto con le radici.
- Irrigazione al trapianto. Un’innaffiatura generosa post trapianto aiuta la terra ad aderire alle radici.
- Cure post trapianto. Dopo il trapianto è importante irrigare con costanza, perché la giovane piantina che ancora deve radicare non è molto autonoma nel reperire acqua.
Tutori per i peperoncini
La pianta di peperoncino ha un fusto abbastanza robusto: in genere sarebbe in grado di stare eretta senza tutori, i frutti hanno un peso limitato rispetto ai peperoni dolci, per cui gravano meno sui rami. La robustezza dipende poi dalla varietà di peperoncino scelta.
Risulta comunque utile predisporre dei tutori a cui legare il nostro peperoncino perché abbia un sostegno, in particolare in situazioni esposte al vento.
Può bastare una semplice canna di bambù piantata verticale a fianco della piantina, oppure se abbiamo un filare di peperoncini possiamo decidere di piantare pali a inizio e fine e tirare due fili di sostegno ai lati opposti delle piante.
Anche se i tutori non servono subito può essere una buona scelta realizzarli al momento del trapianto, in modo da non danneggiare l’apparato radicale che si svilupperà.
Concimazione al trapianto
Se il terreno è stato ben preparato con una concimazione di fondo, non occorre poi una particolare concimazione al momento del trapianto. Piuttosto possiamo intervenire più avanti con concimi specifici che supportino la fioritura e la formazione dei frutti. Su questo discorso si rimanda all’articolo su come concimare i peperoncini.
Trapiantando peperoncini è positivo impiegare concimi che favoriscano il radicamento, come humus di lombrico o concimi biologici specifici per il trapianto.
Rinvasare il peperoncino
Se vogliamo coltivare peperoncini piccanti sul balcone invece di un trapianto in terra avremo da effettuare un rinvaso: la piantina cresciuta in semenzaio andrà spostata nel contenitore più grande, dove andrà a svilupparsi.
I peperoncini sono piante che sanno adattarsi anche a contenitori non molto grandi, in particolare alcune varietà. Consiglio di scegliere vasi da almeno 25 cm di profondità e altrettanti di diametro. Per mettere più di una pianta occorre un vaso rettangolare grande (almeno 40 cm di lunghezza).
Prepariamo il vaso predisponendo uno strato drenante di fondo (ghiaia o argilla espansa) e cominciamo a riempire di terriccio. Un buon terriccio universale biologico può andar bene (il peperoncino vuole una terra leggermente acida e leggera), da valutare se aggiungere un po’ di concimazione (idealmente humus di lombrico).
Mettiamo poi la piantina con il suo pane di terra e finiamo di riempire, compattando bene, terminando con un’annaffiatura.