Semine

La semina in semenzaio

Aggiornato il 24.11.2024

Semina in semenzaio
semenzaio

Seminare in semenzaio vuol dire far nascere i germogli in un contenitore provvisorio, in genere appositi vasetti, invece che mettere i semi direttamente a dimora nell’orto.

In questo contesto protetto le piccole piantine passeranno le prime settimane di vita, fino a esser trapiantate quando saranno abbastanza sviluppate.

Chi coltiva l’orto partendo dai semi si troverà spesso a usare il semenzaio, perché comporta molti vantaggi rispetto a seminare in campo.

Perché seminare nel semenzaio

Sono diversi i vantaggi della semina in semenzaio rispetto a quella diretta in campo, vediamoli:

  • Anticipare la coltura. Riscaldare il semenzaio è semplice e poco costoso, si può usare un tappetino riscaldante o comunque tenere le piantine al coperto in casa. Il semenzaio è quindi un ambiente riparato che permette di far germogliare i semi grazie a una temperatura controllata, anticipando i tempi di diverse settimane. Quindi grazie al semenzaio invece che partire a seminare tra marzo e aprile si può preparare le piantine durante i mesi di gennaio e febbraio. Per alcuni ortaggi è particolarmente importante: ad esempio i peperoncini piccanti hanno bisogno di un lungo periodo di maturazione del frutto, con questo accorgimento si possono sfruttare tutti i mesi caldi e produrre al meglio.
  • Ottimizzazione dello spazio nell’orto. Al momento del trapianto si scelgono le piante migliori, ogni spazio dell’appezzamento da coltivare viene riempito con piante già formate e robuste. Nella semina diretta invece capita che rimanga qualche buco, quando un seme non germina o una piantina muore prematuramente.
  • Risparmio di tempo per fare più cicli nella stessa parcella. Grazie al semenzaio posso ad esempio coltivare una parcella a lattuga mentre crescono le piantine di pomodori, che verranno trapiantate solo dopo il raccolto dell’insalata. Questo permette di guadagnare un buon mese su ogni coltura e nel corso di un anno si riesce a parità di superficie dell’orto a produrre di più, facendo più cicli.
  • Riduzione dei problemi di parassiti. Nel semenzaio i semi sono al sicuro da eventuali predatori, le piantine in ambiente protetto vengono attaccate più difficilmente.
  • Riduzione delle erbe infestanti. Trapiantando la piantina già alta e formata sarà molto più semplice controllare le erbacce, in particolare se si abbina il trapianto alla pacciamatura il lavoro di strappare le erbacce diminuisce molto.

Consiglio di leggere anche l’articolo sulla semina diretta in campo per poter confrontare pregi e difetti di entrambe le metodologie.

Quali ortaggi piantare nel semenzaio. La tecnica della semina in vasetto è possibile per quasi tutti gli ortaggi. Fanno eccezione bulbi, tuberi e alcune verdure a radice fittonante come la carota e la pastinaca, che soffrirebbero a nascere in vaso e ad esser poi trapiantate.

Come si effettua la semina

Il contenitore adatto. I contenitori da usare per la semina sono semplici vasetti, possono essere anche molto piccoli. La dimensione migliore deve essere in rapporto al tipo di pianta e a quanto tempo pensiamo di tenerla in contenitore. Esistono in commercio apposite vaschette per il semenzaio, ma si possono usare benissimo anche vasetti di yogurt o altro materiale di recupero, persino gusci di uova. Meglio in ogni caso utilizzare contenitori forati per permettere il drenaggio di eventuali eccessi di acqua.

Il terriccio. La terra ottimale per il semenzaio deve essere drenante, perché i ristagni possono far marcire il seme, ma deve comunque trattenere bene l’umidità, visto che le radici neonate sono piccole e non possono permettersi di sopportare una terra arida. Deve essere terra soffice non argillosa in modo da facilitare il radicamento. Non serve che sia molto concimata perché alle piantine giovani serve poco per crescere. Per ottenere un buon terriccio alla terra si può mischiare torba, sabbia e humus.

Come fare a seminare. Si riempie il contenitore di terriccio appena inumidito con acqua tiepida senza compattarlo, si traccia il solco in cui si mette il seme, si copre con altro terriccio e si compatta leggermente. Bisogna poi innaffiare, meglio usare un nebulizzatore per evitare di smuovere il seme.

La profondità di semina. A che profondità mettere il seme dipende sempre dal tipo di ortaggio, la regola generale sarebbe di mettere il seme a una profondità pari al doppio della sua dimensione. Nella scheda di coltivazione di ogni ortaggio o in questa tabella trovate informazioni specifiche.

Quando seminare. Per sapere quando seminare ogni pianta da orto conviene consultare il calendario delle semine o usare il calcolatore di Orto Da Coltivare.

Cosa serve alle piantine per crescere

Luce naturale. Tutte le piante vivono nella luce, la migliore è quella solare. Per usare la luce del sole si può tenere il semenzaio all’aperto quando le temperature lo consentono, eventualmente riparandolo durante la notte all’interno di un’abitazione o altro ricovero. Altrimenti si ricorre a semenzai coperti realizzati in vetro oppure semplicemente si mettono le vaschette vicino a una finestra ben esposta. Se vedete nella vostra seminiera piantine che filano (ovvero che diventano alte e ma esili) significa che c’è troppa poca luce.

Luce artificiale.  Se si opta per una coltivazione indoor o per una grow box allora bisogna usare una lampada adatta. La luce da fornire alle piante deve avere pieno spettro, serve una lampada a scarica o fluorescente. Anche in un contesto di luce artificiale bisogna mantenere ore notturne buie, temporizzando l’accensione delle lampade.

Temperatura. Ogni pianta ha le sue temperature di germinazione consigliate, una buona temperatura del semenzaio è compresa tra i 15 e i 20 gradi. Bisogna fare attenzione che il termometro non scenda mai sotto i 10 gradi anche la notte, perché il freddo potrebbe danneggiare le piantine. Se dovesse servire potete riscaldare il semenzaio con un tappetino, sistema economico e semplice.

Ventilazione. Il semenzaio non può essere un ambiente chiuso, deve essere ben ventilato per prevenire la formazione di muffe e garantire alle piantine un circolo d’aria. Se le piantine si tengono in casa vale la pena arieggiare la stanza almeno una volta al giorno, se si costruisce una grow box, quindi una scatola chiusa con riscaldamento e luce interni, bisogna predisporre una ventola per il cambio d’aria.

Acqua. La terra del semenzaio deve essere sempre umida, ma mai fangosa. Bisogna quindi innaffiare spesso ma senza esagerare con la quantità. Meglio usare un nebulizzatore perché un getto d’acqua forte potrebbe spostare il semino e danneggiare le radichette.

Qualche trucco per la semina

Una risorsa molto utiletabella indicativa per la semina dei principali ortaggi, dove trovare profondità di semina, temperature consigliate, giorni di emergenza e tante altre informazioni.

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