Talee e margotte
Talea di timo: come e quando effettuarla
La talea è un metodo di propagazione che ci permette di ottenere nuove piantine in modo molto semplice, prelevando dei rametti da una pianta esistente e facendoli radicare. Il timo, come molte altre erbe aromatiche, è un arbusto particolarmente semplice da propagare per talea.
Si tratta di una specie officinale sempreverde molto interessante, sia per le sue proprietà benefiche che da usare in cucina per aromatizzare varie pietanze. Per questo può essere utile moltiplicare il proprio timo e ottenere nuove piante.
Scopriamo come fare con successo una talea di timo e qual è il periodo giusto per questo lavoro.
Talea: cosa ci occorre
La talea è un sistema molto semplice ed economico per ottenere nuove piante. Ecco cosa occorre:
- Una pianta di timo da cui prelevare i rametti.
- Cesoie per tagliare il ramo.
- Un contenitore con terriccio. Possiamo usare un vaso ma anche una bottiglia di plastica tagliata a metà e forata.
Quando fare una talea di timo
Il periodo migliore per ottenere nuove piante di timo è la primavera inoltrata (aprile-maggio) oppure l’autunno (ottobre, inizio novembre).
Scegliere il ramo giusto
Per prima cosa dobbiamo scegliere il rametto da cui vogliamo ottenere una nuova piantina. Scegliamo una pianta di timo di più di due anni, che sia in buona salute.
Per la talea sono perfetti rametti laterali, ancora giovani e non troppo verdi, idealmente già lignificati. Il timo lignifica meno di altre piante come il rosmarino. Ci serve un ramo di lunghezza 8-10 cm.
Conviene sempre prelevare qualche rametto in più, perché non è detto che ogni talea attecchisca. Se otteniamo più piante possiamo sempre regalarle a parenti o amici.
Come fare la talea di timo
La talea di timo è molto simile a quella di altre piante (si veda ad esempio la talea di lavanda o la talea di rosmarino), e si effettua a partire da un rametto giovane.
Fare una talea di timo è davvero semplice, ecco 4 passaggi:
- Tagliare il ramo. Una volta scelto il ramo da prelevare dobbiamo tagliarlo alla giusta lunghezza (come si diceva circa 8-10 cm).
- Pulire i primi 4 cm dal taglio, eliminando tutte le foglie. Questa parte verrà interrata.
- Rifinire il taglio all’estremità: è ottimo che sia obliquo, massimizzando la superficie.
- Mettere il ramo ben dritto nel terriccio. Il vaso deve essere un po’ profondo, per poter ospitare 4 cm di ramo e avere ancora spazio per le future radici.
Prima di mettere il rametto nel terriccio, volendo stimolare il radicamento maggiormente possiamo impiegare il miele come radicante.
Quale terriccio usare
La pianta di timo è piuttosto semplice da far radicare, anche senza uso di ormoni radicanti o simili. Possiamo usare un terriccio universale, idealmente senza torba.
Cure dopo la talea
Dopo aver piantato il rametto di timo bisogna prendersi cura della talea come fosse una piantina giovane: occorre luce, terriccio sempre umido, un clima senza troppi sbalzi.
La cura fondamentale è l’irrigazione: costante e frequente, senza mai eccedere. Nella talea primaverile bisogna fare attenzione alla siccità estiva. Nella talea autunnale invece sarà importante proteggere la giovane piantina dal gelo dell’inverno.
Quando il rametto attecchisce e comincia a radicare vedremo che emette foglie nuove.
Trapianto definitivo della nuova piantina
Conviene attendere qualche mese dal radicamento, prima di trapiantare la nostra nuova piantina di timo; possiamo poi piantarla in piena terra o anche rinvasarla per coltivare il timo in vaso.
Se facciamo la talea in autunno (settembre-ottobre), potrebbe essere pronta al trapianto per la primavera inoltrata (aprile-maggio). Se viceversa si fa talea in primavera, si può trapiantare il nuovo timo in ottobre-novembre.