Orto sul balcone
Coltivare il timo sul balcone
Il timo (Thymus) è una pianta appartenente alla famiglia della Lamiaceae, largamente utilizzata in cucina, sia per il suo aroma che per le sue proprietà. Si tratta di una delle erbe più coltivate, fa parte delle aromatiche classiche come salvia, rosmarino e basilico.
Coltivarlo in vaso sul proprio balcone è un’ottima idea, non solo per avere sempre a disposizione la sua fragranza in cucina, ma anche per godere della bellezza di questo arbusto, in particolare quando fiorisce. La pianta è perenne, con piccole foglioline sempreverdi, semplice da tener ordinata.
Come varie altre aromatiche, il timo è facilissimo da coltivare in vaso, abbiamo già spiegato in generale come coltivare il timo nell’orto, in questo articolo approfondiamo le peculiarità della coltivazione da balcone. Ci sono infatti alcune accortezze proprie del fatto di avere la pianta in contenitore, dalla scelta del vaso e del terriccio fino alle irrigazioni.
Descrizione della pianta
Il timo è una pianta officinale originaria delle zone aride del bacino mediterraneo e di alcune zone dell’Asia, dove si trovava soprattutto su pendii rocciosi. In Italia cresce fino a 2000 m di altitudine.
I semi del timo si conservano ben 5 anni e in un solo grammo ne possiamo trovare fino a 6000 unità. Sono state descritte quasi cinquanta varietà di quest’erba officinale, solitamente non supera i 50 cm di altezza e presenta un fusto arbustivo e legnoso, le foglie sono piccole e i fiori, bianchi o rosa, emanano un forte e piacevole odore.
Per dimensioni e caratteristiche si presta a esser coltivato in vaso, accontentandosi anche di spazi ridotti.
Posizione e periodo
Il timo ama il caldo, ma resiste bene anche a basse temperature, e l’asciutto, visto che teme gli eccessi di umido. Per questo volendo tenerlo sul balcone è bene posizionare i vasi in zone ben esposte ai raggi solari.
Si tratta di una pianta perenne, in grado di resistere all’aperto tutto l’anno senza grandi problemi, ma per piantarla conviene aspettare la primavera, o comunque un momento di clima mite. In questo modo la piantina potrà adattarsi alla nuova condizione e radicare nel terriccio del vaso, affrontando l’inverno quando sarà ben formata.
Scelta del vaso adatto
Il timo cresce a cespuglio, per cui un vaso dal diametro di almeno 15-20 cm andrà bene per il nostro utilizzo, la profondità ideale è di almeno 20 cm, per dare un po’ di agio alle radici.
Possiamo anche decidere di consociare la pianta con altre essenze, possibilmente anch’esse perenni e di taglia simile, per esempio la salvia. Tra le aromatiche evitiamo di mettere il timo insieme alla menta, troppo invasiva per condividere il contenitore.
Su Orto Da Coltivare trovate un articolo generale dedicato alla scelta del vaso e ai suoi materiali, tra le varie opzioni un’ottima proposta è il tessuto geotessile, ma anche il classico vaso in terracotta va bene, oppure in plastica, meno auspicabile per ragioni ecologiche.
Scegliere il terriccio e riempire il vaso
Una volta scelto il contenitore dobbiamo ovviamente riempirlo di substrato. Prima del terriccio meglio preoccuparsi di prevedere un buon drenaggio dell’eventuale acqua in eccesso, per evitare ristagni. Facciamo quindi uno stato di argilla espansa o di semplici pietre.
Il terriccio possiamo acquistarlo in qualsiasi centro agrario. Non è necessario comprare un substrato specifico per le erbe aromatiche: il terriccio universale è più economico e va ugualmente bene, possibilmente certificato biologico. Possiamo pensare a noi a migliorarlo, aggiungendo un po’ di compost ben maturo, così da aumentare la disponibilità di nutrienti per la nostra piantina, e magari anche un po’ di terra di campagna, portatrice di microrganismi utili presenti in natura. Visto che il timo ama il terreno drenante è positivo anche miscelare della sabbia di fiume, reperibile a pochissimo prezzo in qualsiasi centro edile, che rende il suolo più sciolto.
Io consiglio di riempire il vaso e lasciarlo una settimana a riposare prima di piantare, in modo che il compost, la terra e i suoi microrganismi entrino in rapporto tra loro. Trascorso questo tempo, che è comunque facoltativo, possiamo finalmente trapiantare nel nostro vaso la piantina di timo.
La coltivazione sul terrazzo
La coltivazione del timo è semplicissima, per tenerlo sul balcone ci sono solo due accortezze particolari rispetto ad averlo in pieno campo e riguardano l’acqua e gli elementi nutritivi. Il fatto di avere la pianta in uno spazio limitato infatti implica che le risorse a disposizione delle radici siano più scarse, è bene quindi intervenire periodicamente con costanza, sia irrigando che concimando.
Quanto bagnare il timo in vaso
Come abbiamo detto il timo preferisce climi caldi e asciutti, quindi la pianta non deve essere innaffiata troppo, evitando assolutamente gli accumuli di acqua che potrebbero determinare la nascita di funghi dannosi alla nostra aromatica.
Il criterio è di mantenere il terriccio nel vaso leggermente umido, la quantità esatta d’acqua da impiegare varia a seconda del clima, così come la frequenza di irrigazione.
Bisogna sempre tener conto che è meglio irrigare spesso ma con poca acqua, piuttosto che al contrario bagnare molto una volta ogni tanto.
L’irrigazione non deve esser data nelle ore più calde del giorno, cercando di irrigare sul terreno e non sulle foglie.
Concimazione
Per concimare la pianta in vaso possiamo addizionare una volta all’anno compost oppure stallatico in pellets, come apporto di sostanza organica e di macroelementi nutritivi.
Oltre a questo è utile ogni 3-4 mesi irrigare usando macerato di ortica ad azione concimante, si tratta di una fertirrigazione completamente naturale che porta parecchi elementi utili alla nostra pianta officinale. Potete leggere come preparare questo macerato.
Come usare il timo
Il timo possiede importanti proprietà antisettiche, utili a livello gastrointestinale, ma non sono da meno le sue qualità antibatteriche dovute alla presenza del timolo, un fenolo grazie al quale deve il suo caratteristico odore.
L‘olio essenziale di timo è ottimo contro i funghi, viene usato anche per patologie come tosse o asma, grazie alla sua funzione espettorante.
Il suo utilizzo più diffuso è in cucina, infatti è molto indicato per aromatizzare piatti di carne o di pesce o per dare un tocco originale ad insalate e risotti.
Curiosità
Il termine thymus deriva dalla parola greca thumus che sta per coraggio, qualità che si otterrebbe semplicemente odorando una pianta di timo, non a caso era molto utilizzato dai repubblicani durante la rivoluzione francese. Oltre al coraggio, la pianta di timo è sempre stata associata con la positività e il buon umore.
Non ci resta che coltivarne una piantina sul nostro balcone così da beneficiare di tutte le sue qualità!