Ci sono tante buone ragioni per coltivare piselli nell’orto: apportano azoto nel terreno e sono un legume molto adatto al clima italiano.
Si tratta di una pianta davvero resistente, sia al freddo che alle malattie, per cui è davvero semplice la coltivazione con metodo biologico.
I piselli freschi raccolti nell’orto sono davvero ottimi: niente a che vedere con quelli secchi, in scatola o surgelati che troviamo nei supermercati. Scopriamo come ottenerli con metodi di coltivazione completamente naturali ed ecosostenibili.
La pianta di piselli e le sue varietà
I piselli sono una pianta leguminosa, come fave e fagioli, famiglia botanica caratterizzata dalla simbiosi con batteri azotofissatori nell’apparato radicale. Questo significa che coltivando piselli si arricchisce il suolo di azoto, elemento molto utile per le piante.
Esistono diverse varietà di piselli e possiamo distinguere prima di tutto cultivar nane e rampicanti.
I piselli nani, detti anche a crescita determinata, sono quelli che non si sviluppano molto in altezza e hanno anche un ciclo colturale più breve, con un raccolto precoce. I piselli rampicanti hanno invece crescita indeterminata, richiedono tutori e sono più lenti ma più produttivi. Nell’orto famigliare possiamo scegliere di seminare diverse varietà, in modo da avere un periodo di raccolta prolungato. Ci sono poi i piselli mezzarama che sono una varietà intermedia tra i nani e i rampicanti.
Nella maggior parte delle cultivar di pisello si mangiano solo i semi, ma esistono anche varietà di pisello mangia tutto (taccole), dove si cucina anche il baccello come si fa nei fagiolini.
Altri consigli sulla scelta della cultivar si trovano sull’articolo dedicato a quali varietà di piselli seminare.
Preparare l’orto per i piselli
I piselli sono una pianta adatta per essere coltivata alle nostre latitudini, si tratta di una coltivazione ideale da seminare anche in Italia settentrionale, perché non teme il freddo. Una volta che la pianta è spuntata può resistere anche a gelate sotto i -10 gradi. Per questo si presta anche alla semina autunnale.
Non amano ristagni di acqua nel suolo, per cui conviene effettuare una buona lavorazione che renda il terreno drenante. Un suolo sciolto e soffice sarà d’aiuto anche durante la coltivazione, per cui possiamo scegliere se sarchiare periodicamente o meglio coprire il terreno con pacciamatura.
Il tipo di lavorazione può variare: se partiamo da suolo incolto conviene vangare, mentre in suoli già smossi può bastare un’arieggiatura con una forca foraterra.
Concimazione preparatoria
I piselli (Pisum sativum) sono piante poco esigenti in termini di terreno e di concimazione, l’elemento più importante per i piselli è il fosforo, che non deve mancare.
Preparando l’appezzamento consiglio di interrare 2-3 kg di letame maturo o compost per metro quadro, in modo da arricchire di sostanza organica. In mancanza di letame vero e proprio possiamo dare l’equivalente in stallatico pellettato, che essendo essiccato sarà circa un decimo del peso.
Rotazioni e consociazioni
Il pisello è una coltura che impoverisce il suolo di calcio e lo arricchisce di azoto, teniamone conto nel pensare a consociazioni e rotazioni colturali. Buona la consociazione con patate, spinaci, lattughe e carote, mentre sembra non amare troppo la vicinanza con verdure lilliacee come aglio e cipolla.
Una volta estirpate le piante la paglia di pisello è ottima per il compostaggio proprio perché ricca di calcio.
Seminare i piselli
I piselli germinano facilmente e danno vita a una pianta che è ben resistente già appena spuntata. Per questo motivo in genere conviene effettuare la semina diretta, senza stare a fare un semenzaio.
Il seme del pisello nasce anche a basse temperature, sono sufficienti 7-8 gradi. Possiamo decidere di seminare tra ottobre e novembre, nessun problema con inverni fino a -10°C. In alternativa si possono mettere piselli anche tra fine febbraio e marzo.
Seminare i piselli in primavera riduce il rischio che i topi attacchino i semi, nei mesi invernali il cibo scarseggia e qualche animale potrebbe trovare i legumi invitanti.
Chi volesse seguire la tradizione contadina e il calendario lunare deve seminare piselli in luna crescente. Chi vuole saperne di più può leggere l’articolo di approfondimento: la semina dei piselli.
Sesto di impianto
La distanza a cui seminare i piselli dipende prima di tutto se si tratta di varietà nane o rampicanti.
- Piselli rampicanti: 70-80 cm tra le file, semi ogni 5-6 cm lungo la fila. Predisporre dei sostegni continui (la cosa migliore sono reti).
- Piselli nani: 60-70 cm tra le file, 20 cm lungo la fila, come sostegno può bastare una piccola canna.
Per maggiori informazioni sul momento della semina si può leggere anche l’articolo di approfondimento: la semina dei piselli.
Lavori di coltivazione
Le piante di piselli non richiedono particolari cure dopo la semina, ma come ogni coltivazione ci sono semplici operazioni da effettuare:
- Irrigazione. Come tutte le leguminose il pisello non ha grandissime esigenze idriche, al bisogno comunqe va irrigato, in particolare durante il periodo di fioritura. Bagnamo sempre con moderazione e senza creare ristagni idrici innaffiando. Le piante non vanno bagnate nelle ore più calde della giornata.
- Sarchiatura o pacciamatura. Un periodico lavoro di sarchiatura è utile a tenere sotto controllo le piante infestanti e al tempo stesso a ossigenare il terreno. Una buona alternativa è coprire il suolo pacciamando.
- Rincalzo. Può essere utile un leggero rincalzo alla base della pianta, per stabilizzarla meglio, in particolare sui piselli nani.
- Tutori. Occorre controllare che i piselli si arrampichino sui tutori, dove necessario spostare la pianta per farla passare nella rete.
Vedremo crescere le piante e andare in fioritura, per poi produrre i baccelli con i semi. I piselli nani arrivano a 40 cm di altezza, mentre le piante delle varietà rampicanti possono superare i 2 metri di altezza.
Coltivazione in vaso
Oltre che in pieno campo, si possono coltivare i piselli anche sul balcone, con un vaso di media dimensione. Il raccolto non sarà abbondante perché su un terrazzo trovano spazio poche piante, se c’è una parete libera conviene scegliere varietà rampicanti che sfruttano lo spazio in altezza.
Molto importante garantire un buon drenaggio, per cui prima di mettere il terriccio nel vaso facciamo uno strato di ghiaia o argilla espansa.
Malattie e parassiti dei piselli
Il pisello è una delle leguminose più semplici da coltivare con metodi di agricoltura biologica: non soffre particolari attacchi da parte di agenti patogeni. Questo non solo perché è un ortaggio rustico ma anche per via della coltivazione primaverile, eventuali attacchi di malattie fungine arriverebbero al termine del ciclo produttivo dei piselli, con conseguenze minime.
Anche come parassiti non ci sono tantissimi animali e insetti problematici. Possono essere fastidiosi gli afidi e gli attacchi dei topi nell’orto che vanno a mangiare i semi dei piselli. Il tonchio del pisello è un coleottero che attacca i semi. Un approfondimento si può leggere nell’articolo sugli insetti che attaccano i piselli.
Raccogliere i baccelli
I piselli non devono essere lasciati seccare sulla pianta, per evitare che il seme diventi troppo duro. Quando il baccello è turgido deve essere raccolto, prima che diventi rugoso.
Il clima determina la velocità di maturazione, che viene favorita dal calore: temperature elevate possono accelerare la maturazione e se fa troppo caldo rischiamo di avere piselli pronti prima che ingrossino, determinando un raccolto poco soddisfacente. Per questo motivo è meglio coltivare piselli in primavera e non spingersi verso la stagione estiva.
In genere una pianta di piselli dalla semina alla raccolta impiega 90-100 giorni, poi dipende se sono piselli nani, rampicanti o mezzarama.
La maggior parte dei piselli si sgrana consumando il seme, vi sono varietà di piselli mangiatutto come le taccole, in cui si cucina l’intero baccello.
Utilizzo in cucina e conservazione
Questi piccoli legumi si prestano a varie ricette, in particolare sono un ottimo contorno, magari insaporiti da qualche erba aromatica (ad esempio i piselli alla menta).
I piselli si conservano facilmente: possiamo decidere di lasciarli seccare oppure sono ottimi anche congelati.